Il cibo è convivialità, gioia, rappresenta un momento di ristoro che dedichiamo a noi stessi e alle persone care. Il cibo è quotidianità ma è anche il regalo che ci facciamo quando visitiamo un posto nuovo. Sembra quasi che gli occhi siano collegati alle papille gustative della lingua; il bello che ammiriamo con la vista vuole tradursi poi in qualche modo nella bontà di quel che mangiamo. Non si può scindere un luogo dai suoi piatti tipici. In alcuni casi, non si può addirittura evitare di immortalare con uno scatto i piatti prima di azzannarli.
Ecco quindi una carrellata di piatti tipici della cucina romagnola: se decidete di andare in vacanza in Emilia-Romagna potrete assaporare piatti eccezionali ovunque decidiate di sostare.
1. Tagliere di salumi
L’immancabile re della tavola in Emilia-Romagna è il tagliere di salumi misti: un vero tripudio di sapori. Li potete gustare con triangoli di piadina calda, con il pane o con il gnocco fritto (più tipico della zona emiliana). Tra i salumi rinomati ricordiamo: il salame felino, la mortadella di Bologna, il prosciutto crudo di Parma, la coppa piacentina, il culatello di Zibello.
Non potete tirarvi indietro di fronte ad un tagliere di salumi così.
2. Tagliatelle al ragù
Per assonanza, dopo il tagliere vengono le tagliatelle al ragù.
Ogni trattoria e osteria vi delizierà con un impiattamento simile, quello in foto è uno dei più classici. Le tagliatelle sono arrotolate e poste nel piatto insieme al ragù e la scarpetta alla fine è d’obbligo.
Questo primo è un classico della tradizione, e andrete sul sicuro se lo sceglierete.
3. Crostini di polenta fritta con squacquerone
Potrà sembrare strano trovare della polenta fritta in Emilia-Romagna, eppure è proprio così. Quelli in foto sono rettangoli di polenta fritta sovrastati da squacquerone. Una bontà unica che mette insieme il croccante fritto della polenta al soffice tocco intenso dello squacquerone. Da provare assolutamente fra le mille prelibatezze che potrete trovare in questa regione.
4. Piadina
Non potete tornare da un viaggio in Emilia-Romagna senza aver mangiato la piadina. Tipica romagnola, la piadina è una focaccia molto sottile preparata con farina di grano, strutto o olio di oliva, bicarbonato o lievito, sale e acqua.
Si può mangiare calda da sola o la si può accompagnare a salumi, formaggi e a un buon vino.
5. Cappelletti in brodo di carne
Serviti in alcuni locali insieme a dei cubetti di ghiaccio in estate, in modo da raffreddare un po’ il brodo caldo, i cappelletti con brodo di carne sono un altro piatto mai più senza se vivete in Emilia-Romagna o siete di passaggio in vacanza.
Il brodo di carne, con l’aggiunta di parmigiano grattugiato, conferisce un profumo e un sapore decisi ai cappelletti, ripieni a loro volta di carne ed estremamente buoni.
6. Tagliere di formaggi pecorini
La lista delle bontà sarebbe infinita e noi continuiamo il nostro viaggio culinario emiliano-romagnolo alla stazione dei formaggi.
In foto una selezione di formaggi pecorini accompagnati da triangoli di piadina calda. La particolarità dei pecorini è il fatto di essere formaggi stagionati e di avere un gusto inconfondibilmente forte che permane in bocca con un retrogusto altrettanto deciso e buono.
7. Tagliatelle con zucchine e prosciutto crudo di Parma
Un’alternativa succulenta alle classiche tagliatelle al ragù sono le tagliatelle con striscioline di zucchine e prosciutto crudo di Parma. Un primo piatto vivace e colorato, ma soprattutto abbastanza fresco da gustare anche in estate.
8. Gelato
Il gelato è una certezza. Ovunque andiate in Emilia-Romagna, troverete dell’ottimo gelato da gustare in cono o coppetta. C’è vasta scelta anche per gli intolleranti al lattosio con gusti alla frutta e cremosi gelati al cioccolato fondente.
9. Cassone
Il cassone viene chiamato anche crescione ed è molto simile alla piadina. Il cassone infatti è una piada chiusa come un panzerotto, non lievitata, riempita con erbette o altri ingredienti. Può capitare di trovarla anche farcita con una ottima crema di patate e zucca.
10. Passatelli
Gustosissimi, i passatelli si ottengono mescolando uovo, pane grattugiato, parmigiano grattugiato. Si ottiene così un composto che va schiacciato con un disco metallico forato da cui si ricavano dei piccoli cilindri incurvati, che vengono poi cotti nel brodo di cappone o di pollo. Spesso per la loro preparazione si utilizza lo schiacciapatate a fori larghi.
Possono essere serviti anche con tartufo, funghi porcini, frutti di mare, o semi-asciutti con la fonduta.
11. Strozzapreti
Il nome strozzapreti deriva dal fatto che questo tipo di pasta, per via della sua forma, non è sempre facile da consumare. Citato più volte nella letteratura romanesca, questo formato nasce come pasta da cuocere nei giorni di festa. La sfoglia va stesa con il mattarello e deve restare spessa, poi va tagliata a strisce larghe circa 1,5 cm. Queste strisce vengono poi tagliate a 5 cm o più di lunghezza e ritorte a mano una ad una.
12. Maltagliati e Ceci
Una cremosa e saporita ricetta a base di ceci, rosmarino e pasta fresca. I maltagliati sono un formato di pasta tipico dell’Emilia-Romagna. Sono realizzati con quel che resta della sfoglia per le tagliatelle: quando la sfoglia non è più sufficiente si taglia l’eccedenza in modo irregolare, da cui il nome maltagliati. Vengono impiegati soprattutto nelle zuppe con fagioli o ceci.