Il mondo dei sordi, per gli udenti che non lo frequentano, è considerato un territorio misterioso e difficile da percorrere, semplicemente perché sulla disabilità gravitano troppi tabù che impediscono un rapporto spontaneo e tranquillo con chi ha caratteristiche diverse dalle nostre. Nell’articolo che segue, scritto da una persona non udente, approfondiremo temi quali la sordità, gli apparecchi acustici, la lettura labiale e la lingua dei segni, dopo aver stilato una lista delle cose che possiamo fare (o che, invece, dobbiamo evitare) per comunicare con le persone sorde al meglio delle nostre possibilità.
Cosa fare
- Quando parli con una persona sorda, fai in modo che ci sia luce e che il tuo viso sia illuminato, perché ha bisogno di leggerti le labbra per capirti.
- Fai in modo che possa vederti chiaramente in viso: mettiti di fronte al tuo interlocutore, non di profilo.
- Se indossi una mascherina o altro dispositivo che copre la bocca, dovresti abbassarlo o toglierlo per qualche minuto.
- Puoi anche utilizzare una mascherina trasparente.
- Mentre parli, tieni la testa ferma e non voltarti a fare altre cose, continuando a parlare.
- Se parlate in macchina e la persona sorda è seduta avanti e tu dietro (o viceversa) aiutatevi con lo specchietto retrovisore interno: vi servirà per leggervi agevolmente le labbra senza essere costretto a voltarsi.
- Per farti capire da un sordo, ti basta scandire bene le parole che dici, con naturalezza e con un tono di voce chiaro.
- Se la persona sorda con cui stai parlando non riesce a capire qualche parola specifica, nessun problema: prova a scrivergliela su un foglio di carta, su una lavagnetta o sul telefono.
- Se siete ad un incontro di lavoro o una riunione, aiutate la persona sorda a integrarsi nel discorso ripetendogli ogni tanto i passaggi principali di quanto state dicendo.
- Al ristorante, ad un pranzo o una cena con più persone, chiedi al commensale sordo dove preferisce sedersi, in modo da avere la possibilità di guardare in viso più commensali e interagire con più persone possibili.
- Se noti che un amico sordo è in difficoltà con un altro interlocutore, magari in un negozio, in ospedale o in altri contesti, offriti pure di aiutarlo.
- Assicurati con gentilezza che abbia capito il tuo discorso e renditi disponibile a chiarirlo, se ce n’è il bisogno.
- Se non ti sta guardando e vuoi richiamare la sua attenzione, agita le mani e le braccia in alto oppure batti leggermente il piede sul pavimento o le mani sul tavolo, se è seduto insieme a te.
- Se vai a trovare una persona sorda a casa sua, annunciati con un sms o un messaggio su Whatsapp, non citofonare.
- Se volete invitare un sordo al cinema o a vedere un film a casa, chiedetegli se preferisce vedere film sottotitolati.
Cosa non fare
- Non parlare troppo velocemente o troppo lentamente, se vuoi farti capire da un sordo.
- Non storpiare il labiale in modo artificioso, perché è imbarazzante e non è necessario: parla in modo semplice.
- Non gridare o alzare troppo la voce, non ce n’è bisogno. Ti basterà un tono di voce un po’ più alto, ma normale.
- Non parlare dando le spalle alla persona sorda: deve leggere il labiale.
- Per le stesse ragioni di cui sopra, evita di parlare alle spalle del vostro interlocutore sordo.
- Evita di coprirti la bocca con le mani o con degli indumenti. Chi non sente ha bisogno di leggervi le labbra per capirvi bene.
- Non parlarle a troppo a distanza o da un’altra stanza.
- Aiutare la conversazione con alcuni gesti può servire, ma evitate di gesticolare in maniera forzata.
- Non chiamarla al telefono, a meno che la persona in questione non acconsenta esplicitamente.
- Non mandarle messaggi vocali, non li sente.
- Evita atteggiamenti aggressivi, nel caso il tuo interlocutore non abbia capito quello che dici.
- Evitate di mostrarvi spazientiti da una conversazione difficile, soprattutto in presenza di altre persone.
- Se noti una persona che porta le protesi e non la conosci, evita di fissarla tutto il tempo.
- Non toccarle le protesi acustiche (se le porta), a meno che non siate in stretta confidenza o in caso di stretta necessità.
- Evita di gettare acqua in faccia a chi porta una protesi acustica, anche solo per gioco: potreste danneggiargliela irreparabilmente.
Esistono diversi tipi di sordità
Così come esistono diverse tipologie di problemi alla vista, allo stesso modo esistono diversi tipi di sordità: possono essere lievi, gravi o totali ed essere dovuti a diversi fattori.
Alcune sordità sono di tipo trasmissivo, ovvero quando il danno è localizzato nell’orecchio esterno o l’orecchio medio. Altre sordità invece sono di tipo neurosensoriale, ovvero quando il danno è localizzato a livello della coclea o del nervo acustico.
Alcune persone nascono sorde o possono perdere una percentuale dell’udito durante l’infanzia o in età avanzata. Altre persone possono soffrire di una forma di sordità temporanea o possono aver perso l’udito in via definitiva a causa di malattie, traumi o esposizione prolungata a rumori forti (ad esempio sul lavoro).
Non abbiate timore di chiedere ad una persona sorda come ha perso l’udito, non c’è nulla di offensivo, è un modo di conoscersi come un altro.
Il nostro consiglio: evitate la commiserazione e i pietismi a tutti i costi. Alcune persone, dopo aver ascoltato il vissuto di una persona sorda non sanno cosa dire, si sentono in imbarazzo, non vogliono risultare insensibili e tentano la carta della commiserazione. La maggior parte dei sordi convive con la loro condizione da molti anni e non hanno bisogno di essere commiserati da chiunque.
Non usare il termine sordomuto
Non usate mai il termine sordomuto, perché è sbagliato ed è considerato obsoleto. La parola sordomuto, purtroppo ancora molto diffusa, nasce dall’equivoco relativo al fatto che le persone che hanno perso l’udito prima dei due anni di vita (cioè, prima di aver imparato a parlare) possono avere più difficoltà nel linguaggio e queste difficoltà vengono associate (erroneamente) al mutismo. Potete utilizzare tranquillamente il termine “sordo” o “persona sorda”, vanno benissimo.
Esistono diversi tipi di apparecchi acustici
Alcune persone sorde non portano le protesi acustiche (dette comunemente apparecchi acustici). Altre invece si aiutano con una o due protesi oppure hanno un impianto cocleare.
La protesi acustica è un dispositivo che funziona a pile e che viene applicato sulla parte esterna dell’orecchio e funge da “amplificatore” dei suoni e delle voci. Esistono protesi più visibili o più discrete (come quelle più piccole, che si infilano nelle orecchie come se fossero auricolari), ma anche protesi acustiche a conduzione ossea, collegate alla montatura degli occhiali. Le ultime evoluzioni tecnologiche consentono l’utilizzo di protesi digitali, che è possibile collegare agli smartphone.
I nostri consigli:
A meno che non abbiate una certa confidenza con una persona sorda, evitate di toccarle l’apparecchio, perché potrebbe dare fastidio. Inoltre, considerando che si tratta di apparecchiature molto costose, evitate di gettare acqua in faccia a chi porta una protesi, perché potreste causare danni irreparabili. Vi diciamo questo perché in alcune situazioni, soprattutto in estate (in spiaggia, al mare, in piscina) capita di gettare dell’acqua addosso agli amici, per gioco. Se insieme a voi c’è una persona sorda e porta le protesi, assicuratevi che le abbia tolte. Infine, evitate assolutamente di chiedere, nel caso uno indossi protesi più grandi: “Ma non potresti mettere degli apparecchi più piccoli?”. A parte il fatto che ogni persona sorda porta la protesi più idonea al suo tipo di sordità, ma è una cosa molto maleducata da chiedere, perché viene percepita come “Questi apparecchi così visibili sono antiestetici, potresti metterli più piccoli”. Una persona sorda ha già le sue problematiche, non può preoccuparsi anche di soddisfare il senso estetico altrui.
Perché l’apparecchio acustico fischia?
A volte l’apparecchio acustico emette una sorta di fischio che si chiama feedback e che spiazza chi non ha mai avuto a che fare con una persona sorda, perché non immagina certo che arrivi dalla protesi. A chi scrive è capitato di ritrovarsi in situazioni esilaranti, nelle quali il fischio veniva scambiato per il cinguettio di un uccello, per una sorta di allarme o per un segnale acustico proveniente dall’auto o da un telefono.
L’apparecchio acustico fischia “quando il suono che dovrebbe entrare nel condotto uditivo lascia l’orecchio e torna indietro nel microfono dell’apparecchio, dove viene riamplificato, creando appunto il fischio” – spiega il sito ufficiale di Amplifon. Ciò può accadere a causa di una vestibilità non perfetta della chiocciola, oppure di problemi relativi al tubicino in silicone o al microfono, o ancora alla protesi tenuta a volume eccessivamente alto (sì, il volume della protesi può essere regolato)
Se siete in confidenza con un amico sordo o una persona cara, e notate che la sua protesi tende a fischiare troppo spesso e a lungo, fateglielo presente, perché i sordi non percepiscono il fischio, che potrebbe essere il segnale di qualche “problema tecnico”.
A volte le persone sorde tendono a “fischiare” quando sorridono. Succede perché la chiocciola della protesi non è perfettamente aderente all’orecchio e viene “sollevata” dai muscoli facciali. Quindi a volte, quel fischio è solo un sorriso più fischiante e felice, mettiamola così.
Cos’è l’impianto cocleare
L’impianto cocleare è un tipo di protesizzazione che viene effettuata tramite intervento chirurgico ed è costituita da una componente esterna (che può essere rimossa a seconda delle necessità) e una interna che viene collocata chirurgicamente ai lati della testa, dietro le orecchie.
Lettura labiale: istruzioni per l’uso
La lettura labiale permette alle persone sorde di capire il parlato, senza ascoltarne il suono, ma solo leggendo il movimento delle labbra di una persona. Grazie a questa capacità, il movimento delle labbra viene associato automaticamente alle parole che conosciamo e si può capire il senso di una frase o un discorso. Si tratta di una capacità automatica nei sordi post verbali (ovvero quelli che hanno perso l’udito dopo aver imparato a parlare).
Naturalmente anche gli udenti possono essere in grado di capire la lettura labiale, anche se ovviamente sono meno “allenati” rispetto ai sordi. Agli udenti sarà capitato di comunicare dietro un finestrino o una parete trasparente che consente di vedere l’altro, senza ascoltare il suono delle parole. A molti viene facile leggere le labbra in questo modo, ad altri no. Per i sordi, leggere le labbra è fondamentale e spesso sono abilissimi a capire un discorso a distanza (ad esempio ad una festa, nel traffico, da un veicolo all’altro, da un tavolo all’altro ecc). Quindi attenzione, i sordi possono essere dei veri e propri “agenti segreti” e carpire conversazioni fuori dalla portata di un udente! I più abili sono in grado di capire anche l’accento di una persona, dal labiale.
La lettura labiale tuttavia può essere ostacolata da diversi fattori, che spiegheremo di seguito. Quindi, se volete parlare con una persona sorda che si aiuta con il labiale (oppure con labiale e protesi), seguite queste indicazioni:
- Fate in modo che ci sia abbastanza luce, perché al buio i sordi non riescono a leggere le labbra. Per una conversazione più agevole, evitate di mettervi in ombra o in controluce e se siete al buio, accendete la luce (ad esempio, in macchina, di sera, può essere utile accendere la luce sul tettuccio, se state parlando con una persona sorda).
- Evitate di parlare troppo velocemente o troppo lentamente. La lettura labiale funziona su una pronuncia il più possibile corretta delle parole. Questo non significa che non possiate parlare in dialetto o usare termini stranieri. L’importante è assicurarsi di scandire bene le parole, in modo NATURALE, senza rallentarle eccessivamente o fare smorfie che metterebbero in imbarazzo voi e altri.
- Parlate con un tono di voce normale, non è necessario gridare. Con una persona che non sente bene, non abituata al labiale (ad esempio persone anziane) forse è necessario usare un tono di voce un po’ più alto, ma gridare o alzare la voce oltremisura non servirà a farvi capire.
- Evitate di parlare dando le spalle. Se siete in macchina, e voi siete alla guida e state parlando con una persona sorda che è seduta dietro, un trucco molto utile è quello di aiutarvi con lo specchietto retrovisore oppure (meglio ancora) con gli specchietti che si trovano sopra i posti davanti.
- Evitate di mettere le mani davanti alla bocca, quando parlate. Inoltre, la lettura labiale può essere ostacolata da sciarpe e foulard che coprono la bocca, oppure da baffi molto lunghi, che coprono buona parte delle labbra.
- Nel caso la conversazione si rivelasse difficoltosa o si incagliasse nella comprensione di qualche termine più difficile, aiutatevi con la scrittura. Scrivete quello che dovete dire su un foglio o sul telefono.
Come comunicare con le mascherine
Per alcuni aspetti, la pandemia di Covid-19 ha reso le vite dei sordi un po’ più complicate. Ve lo diciamo subito: se indossate la mascherina, comunicare con una persona sorda sarà praticamente impossibile. Per tutti i motivi che abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, la mascherina impedisce la lettura labiale e quindi ostacola la comprensione delle parole (anche a chi porta delle protesi).
Potete tenere su la mascherina nel caso dobbiate dare delle semplici indicazioni a gesti, in quel caso non ci saranno problemi. Le persone sorde sanno essere intuitive.
Se siete negozianti, commessi o lavorate a contatto col pubblico e avete a che fare con una persona sorda, evitate di continuare a parlarle tenendo su la mascherina perché è un atteggiamento molto maleducato ed è totalmente inutile.
Potete abbassare la mascherina per il breve tempo necessario alla comunicazione, allontanandovi dal soggetto in questione in modo da garantire la distanza necessaria a proteggervi da un eventuale contagio.
In commercio esistono anche mascherine sanitarie trasparenti, che permettono alle persone sorde di leggervi le labbra e capire cosa state dicendo. Possono essere una soluzione nel caso abbiate a che fare spesso con persone non udenti e dobbiate sostenere conversazioni più lunghe e frequenti con loro.
La lingua dei segni italiana (LIS) e quelle straniere
La lingue dei segni sono lingue che veicolano la comunicazione attraverso un sistema strutturato in segni fatti con le mani, espressioni del viso e movimenti del corpo. Sono lingue utilizzate dai segnanti, quindi persone che le utilizzano per comunicare tra loro, tra cui appunto una maggioranza di persone sorde.
La LIS è la lingua dei segni italiana, ma esistono anche le lingue dei segni straniere, indicate con altri acronimi: la lingua dei segni britannica (BSL) e quella americana (ASL), così come quella francese, romena, brasiliana e altre ancora. Per imparare la lingua dei segni potete rivolgervi all’ENS – Ente Nazionale Sordi, che organizza dei corsi in tutta Italia, da Nord a Sud.
Nei video qui sotto, possiamo vedere ad esempio come si dice Ciao in lingua dei segni italiana (molto semplice e intuitivo, come vedete) oppure come si dice “Buongiorno”.
Conversazioni di gruppo
Le conversazioni di gruppo, per chi ha una sordità grave o totale, possono essere complicate, perché un sordo non riesce a seguire il labiale di tante persone tutte insieme.
Se siete al ristorante, e siete al massimo tre o quattro persone, chiedete all’amico sordo dove preferisce sedersi, in modo che possa seguirvi agevolmente con lo sguardo. Nel caso siate più persone, la persona sorda potrà sedersi accanto a chi preferisce e limitarsi a conversare con i commensali più vicini.
Durante una piccola riunione di lavoro (o un pranzo di lavoro), potreste aiutare il collega sordo riassumendo brevemente le cose che sono state dette. Potreste farlo più volte nel corso della stessa riunione con dei piccoli riepiloghi che serviranno a lui (o a lei) ma anche ai colleghi udenti, per maggior chiarezza.
Telefono, cellulare e messaggi vocali
Il cellulare e gli smartphone (così come i social) hanno rivoluzionato la vita delle persone sorde, che così non sono più tagliate dal mondo e possono comunicare quasi come tutti gli altri.
La maggioranza delle persone sorde, però non ama (o non riesce) a parlare al telefono (e neanche al cellulare) ma per ovvi motivi, preferisce fare conversazione su Whatsapp, Telegram, Skype, Facebook… ovunque sia possibile una conversazione scritta.
Per gli stessi motivi, evitate assolutamente di mandare messaggi vocali ad una persona sorda, perché vi risponderà che non riesce a sentirli. Magari qualcuno di loro si sarà organizzato con appositi programmi che convertono i messaggi audio in testo scritto, ma sarebbe meglio mandare solo ed esclusivamente messaggi scritti.
Videochiamate, videoconferenze su Zoom, Facetime ecc.
In un contesto informale, le persone sorde possono utilizzare e utilizzano programmi per videoconferenze come Zoom o incontrare amici e parenti in videochiamata. Possono aiutarsi un po’ col labiale, un po’ con la conversazione scritta (via tastiera), con la lingua dei segni (i segnanti, ovviamente).
Il discorso è diverso per le riunioni di lavoro in video, che per le persone sorde, potrebbero essere impossibili da seguire. Nel caso, provate a chiedere al collega se se la sente di partecipare e in ogni caso, riepilogate per lui gli esiti della riunione (sarà utile anche per voi).
Non citofonare
Le persone sorde non utilizzano i citofoni (a meno che non siano speciali e adattati alle loro esigenze). Se state andando a trovare un amico non udente, ricordategli che gli manderete un messaggio su Whatsapp (o altrove) quando arriverete a casa sua. Lo stesso discorso vale per il campanello di casa.
Inviti al cinema o a guardare film insieme
Se siete in un gruppo di amici e avete deciso di andare al cinema, ditelo anche al vostro amico sordo, chiedendogli se gli farebbe piacere andare a vedere il film con voi o raggiungervi dopo per una pizza o un panino. Coinvolgetelo rispettosamente ed evitate di farlo sentire escluso.
Se avete la possibilità, invitate il vostro amico a vedere un film sottotitolato al cinema. Ne sarà felicissimo, perché per i sordi i sottotitoli sono una vera liberazione. Purtroppo in Italia non esistono molte sale che proiettano film sottotitolati (in lingua originale o meno), ma si può fare un tentativo. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di vedere (al cinema) film che non hanno molti dialoghi. Un bel film spettacolare, tutto azione, per esempio. Un horror senza grandi pretese di sceneggiatura. Oppure un film come A Quiet Place, in cui i dialoghi sono davvero ridotti al minimo (ma la tensione no)
Un’altra soluzione per guardare film insieme ai vostri amici sordi è lo streaming. Netfix, Amazon Prime Video, Disney+ e le altre piattaforme streaming, con i loro cataloghi di titoli sottotitolati (in più lingue) è davvero una salvezza. Ritrovatevi a casa di qualcuno, decidete che film vedere e impostate i sottotitoli.
Per quanto riguarda teatro, concerti e cose del genere, si tratta di spettacoli che per loro natura non garantiscono una fruizione ottimale e completa alle persone sorde. Voi però non escludete a priori che i vostri amici sordi non possano unirsi a voi per un concerto (dopotutto è uno spettacolo e ha una spiccata componente visiva), invitateli e chiedete loro se se la sentono o eventualmente dategli appuntamento per il dopo-spettacolo.
Tanto sesso, siamo sordi!
Alcune persone udenti, quando iniziano a frequentare una persona sorda, si chiedono come potrebbe essere nel sesso. Ebbene, funziona esattamente come con i partner udenti. Forse non saranno in grado di sentire alcune parole, ma gli orgasmi li sentono eccome! Alcuni udenti poi, sono intrigati dalla lettura labiale in un contesto sessuale, perché la trovano sensuale (visto che si concentra sulle labbra, che sono una zona erogena per eccellenza).
Le uniche differenze, con un partner udente, è che i sordi cercheranno un contatto visivo frequente con voi, per essere “guidati” o coinvolti nel rapporto (o condurre il gioco). Inoltre, è possibile che il partner sordo preferisca fare a meno delle protesi acustiche, durante il rapporto sessuale, per avere maggior libertà di movimento. Alcuni potrebbero voler fare l’amore con la luce accesa (o con un minimo di luce) per potervi leggere le labbra. Parlatene senza problemi e fate in modo che possa essere un’esperienza appagante per tutti.