La Guardia di Finanza scopre in Italia un nuovo falso invalido: la storia di chi si sarebbe finto cieco per 50 anni fa molto riflettere.
Proprio in queste ore, la Guardia di Finanza ha portato alla luce un caso di falso invalido che lascia sbalorditi: un uomo, per oltre cinquant’anni, avrebbe simulato una condizione di cecità assoluta, incassando indennità e sussidi destinati ai non vedenti per un importo stimato in più di un milione di euro. Non è la prima volta che viene denunciato in Italia un episodio del genere e prima di arrivare comunque a delle conclusioni definitive, è bene aspettare i responsi dei processi.
Fa comunque riflettere che appunto per mezzo secolo, almeno stando alle indagini, nessuno abbia notato, visto o denunciato nulla: una storia tutta italiana, caratterizzata da furberie, ma anche troppo spesso di tanta omertà. L’indagine è partita da controlli incrociati sui database dei beneficiari di prestazioni assistenziali, promossi in seno a un’attività di contrasto a possibili indebite erogazioni. Si è arrivati così a risalire a una persona sulla settantina, ma con una storia pregressa incredibile.
In particolare, secondo i dati acquisiti, l’anziano risultava titolare già dal 1972 di rendite e indennità di accompagnamento per cecità totale, ma qualcosa di sospetto – secondo la Guardia di finanza – poteva già essere evidenziato. Da qui sono scattate le indagini e i pedinamenti: grazie a un’attività di monitoraggio, documentando la sua vita quotidiana, si è risaliti a una serie di attività che l’uomo avrebbe portato avanti, senza alcun accompagnamento previsto dall’indennità percepita.
Insomma, secondo i finanzieri, l’uomo effettuava da solo la spesa al mercato, scegliendo i prodotti e pagando in contanti, mentre in altre occasioni è stato ripreso mentre svolgeva lavori di giardinaggio utilizzando attrezzi pericolosi come forbici da potatura o tagliasiepi. Tutte attività che – neanche a doverlo specificare – per le Fiamme Gialle erano difficilmente conciliabili con una cecità assoluta.
Chiaramente, per l’uomo che è accusato di aver finto una cecità totale adesso cominciano i guai: sulla base delle prove raccolte, la sua posizione è stata segnalata all’autorità giudiziaria con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. È stato disposto, inoltre, un intervento sulle prestazioni: le erogazioni assistenziali e previdenziali sono state sospese con effetto immediato. Secondo i calcoli dei finanzieri, la truffa ammonterebbe come accennato a oltre un milione di euro.
Di questa cifra, gran parte dei soldi è di fatto andata perduta, mentre 200mila euro riguardano le rendite indebitamente incassate negli ultimi cinque anni, per cui saranno ora sottoposte a tassazione, in base a quello che dice la legge italiana. Un caso limite, quello che viene denunciato: da un lato, dimostra certamente come si possano costruire frodi di lunghissimo periodo, ma dall’altro invita a prestare più attenzione ai meccanismi di vigilanza.
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