Con l’uscita su Prime Video di Senza rimorso del nostrano Stefano Sollima, riscopriamo chi era Tom Clancy, proficuo autore letterario statunitense che ci ha fatto dono di un lascito a 360°: tra romanzi, adattamenti cinematografici, televisivi e videoludici, a distanza di quasi otto anni dalla morte rimane ancora tra i migliori autori di techno-thriller.
Chi era Tom Clancy
Tom Clancy (all’anagrafe Thomas Leo Clancy) nasce a Baltimora il 12 aprile del 1947, due anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Fin da giovane nutre un cospicuo interesse per il mondo militare in cui voleva intraprendere la carriera professionale. Decisione, questa, purtroppo preclusa da una forte miopia. Altra sua passione nonché predisposizione era quella della scrittura ma, ciò nonostante, Clancy inizia a lavorare nel campo delle assicurazioni. La notizia di un tentativo di disertazione da parte di una fregata russa è la fonte di ispirazione di quello che rappresenta il suo esordio come autore letterario: è il 1984 è Clancy salta agli onori della cronaca con La grande fuga dell’Ottobre Rosso. È l’inizio del successo.
Le opere letterarie
Durante la sua carriera Tom Clancy ha pubblicato una sfilza di libri, alcuni dei quali scritti a quattro mani con Grant Blackwood e Mark Greaney (quest’ultimo, ne ha raccolto l’eredità letteraria in seguito alla morte) creando, così, un vero e proprio Clancyverse con tanto di personaggi iconici: è il caso della saga con protagonista Jack Ryan, marine in congedo e analista della CIA o John Clark, operatore delle forze speciali che condivide lo spazio letterario con Ryan e, al tempo stesso, quello di romanzi stand alone. Tra i suoi titoli più famosi sono annoverati Senza rimorso, Attentato alla corte di Inghilterra e Rainbow Six ma la lista è davvero molto lunga.
Il genere del techno-thriller
Nonostante Clancy non si sia limitato – solo ed esclusivamente – alla narrativa (è giusto ricordare che l’autore di Baltimora ha scritto e pubblicato anche svariati saggi), il suo genere di riferimento è quello del techno-thriller, amalgama tra spionaggio (spesso di natura militare), thriller e fantascienza. Genere, questo, che prevede nel prosieguo della trama della accurate ed esaustive spiegazioni scientifiche e tecniche che vanno ad arricchire il campo d’azione dei personaggi. Certo, Tom Clancy non è l’unico esponente del thriller di tipo tecnologico: difatti, è doveroso ricordare autori come Michael Crichton e Craig Thomas. Nel mondo narrativo di clancyana memoria, i plot sono a sfondo militare o di spionaggio: guerre, attentati, complotti e operazioni sotto copertura sono ordinarietà. Un universo letterario adrenalinico, quindi, in cui il lettore-estimatore, di certo, non rischia di annoiarsi.
Tra cinema e televisione
La fortuna e la notorietà di Clancy non è rimasta relegata solo alle pagine scritte: il cinema e, di recente, anche la televisione hanno concesso il giusto spazio alle opere dell’autore americano. Sul grande schermo sono ben otto le trasposizioni: tra le più famose Caccia a Ottobre Rosso di John McTiernan, che annovera nel cast il compianto Sean Connery, Alec Baldwin, Sam Neill e Scott Glenn o ancora Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo con Harrison Ford. L’ultimo, in ordine di arrivo, è l’adattamento di Senza rimorso con alla regia l’italiano Stefano Sollima, regista di ACAB e Soldado. Sul piccolo schermo, invece, gli adattamenti sono ancora in scala ridotta: si annoverano due cortometraggi (Ghost Recon: Alpha e Ghost Recon Wildlands) e la serie Jack Ryan in cui l’omonimo analista dell’intelligence è interpretato da John Krasinski.
Il Clancy videoludico
E non è tutto! Come se non bastasse, Tom Clancy è riuscito a ritagliarsi un grosso spazio anche come sceneggiatore per il mercato videoludico. Dalla sua penna, sono nati dei franchise che, oggi, rappresentano un punto di riferimento per gli amanti del gaming su PC e console: basti pensare agli svariati Rainbow Six, l’FPS tattico che ha trovato la sua ultima incarnazione in Rainbow Six Siege o ancora la serie di Ghost Recon, The Division, H.A.W.X nonché la saga di Splinter Cell, action stealth in terza persona che ha dato i natali poligonali a uno dei personaggi clancyani videoludici più “cool” del suo pattern: l’agente operativo dell’NSA Sam Fisher.
Una personalità multimediale
Possiamo definire Tom Clancy una personalità multimediale? Certamente. E per alcuni versi, anche un personaggio sui generis. Nonostante il suo imprinting da civile Clancy vantava, tra le sue amicizie, numerosi ex presidenti statunitensi. Così come, la sua spiccata preparazione tecnica, lo portava a essere un punto di riferimento per gli analisti militari. Una passione non diventata mestiere quella del mondo bellico, bensì trasmigrata tra le pagine scritte e nella sua collezione privata di mezzi: come un carroarmato M4 Sherman e un Humvee. O ancora, il suo poligono di tiro privato sotterraneo in cui, il papà di Rainbow Six, si divertiva a sparare contro i bersagli con una Beretta 92FS. Considerando gli assetti geopolitici odierni, chissà quale altra, incredibile storia avrebbe potuto creare il buon e caro Tom.