Cinquantasei romanzi, dodici raccolte di racconti, una saga in sette volumi senza contare saggi, e-book, inediti e fumetti da cui sono derivati adattamenti cinematografici e televisivi. Per tutti, è conosciuto come il re dell’horror a livello mondiale: Stephen King cattura ancora oggi, con le sue pagine, milioni di lettori da quasi cinquant’anni a questa parte. Abbiamo già dedicato allo scrittore del Maine un articolo sui migliori film tratti dai suoi libri e uno sulle sue migliori raccolte di racconti. Questa volta, però vogliamo, parlare dei migliori libri di Stephen King, gli imperdibili di sempre da leggere.
1. Carrie (1974)
Orfana di padre, introversa e taciturna, Carrie White è una ragazza adolescente che vive insieme a sua madre Margaret, donna bigotta e puritana timorata da Dio. Carrie, difatti, vive un’esistenza difficile, vittima di bullismo, scherzi e alienata dal mondo dei suoi coetanei. Ma la ragazza, possiede dei poteri telecinetici ereditati dalla nonna paterna. Motivo per cui, Margaret, è convinta che Carrie sia posseduta dal demonio. Un giorno a scuola, dopo la lezione di educazione fisica e durante la doccia in spogliatoio, Carrie ha le sue prime mestruazioni. Un episodio, questo, che viene sfruttato dai suoi compagni di scuola, i quali ordiscono un tremendo scherzo nei suoi confronti. Ma ogni burla, ha un limite e, Carrie, scatena la sua furia. È iniziato tutto da qui, con quel fulminante esordio che va sotto il titolo di Carrie e su cui, nessun editore, avrebbe scommesso. Invece, la pubblicazione di questo capolavoro a metà strada tra sociologia, paranormale e orrore è una miscela esplosiva. Impossibile non immedesimarsi in Carrie White, ragazza emarginata e vessata, pronta a esplodere come una bomba a orologeria. Trasposto prima da Brian De Palma nel 1976 con Carrie – Lo sguardo di Satana e poi nel 2013 con Lo sguardo di Satana – Carrie.
2. Le notti di Salem (1975)
Tornato a Jerusalem’s Lot dopo ben venticinque anni, lo scrittore Ben Mears inizia la stesura del suo libro su Casa Marsten, una decadente e abbandonata magione che, durante l’infanzia, gli ha provocato non pochi incubi e fatto vivere una orribile avventura. Ma alcuni sinistri e macabri eventi portano Ben a convincersi che, in città, ci sia qualche oscura presenza. Secondo romanzo di Stephen King, Le notti di Salem è annoverato tra le punte di diamante dello scrittore del Maine. Cruenta e spaventosa storia di vampiri assetati di sangue, Le notti di Salem vide una complicata genesi in fase di editing, subendo diversi tagli votati a rimuovere, così, le parti più estreme. Imperdibile per ogni estimatore dell’opera kinghiana, nel 1979 è stato adattato da Tobe Hooper per la TV.
3. Shining (1977)
Dopo aver perso il posto di insegnante di letteratura inglese, Jack Torrance accetta di lavorare come custode invernale presso l’Overlook Hotel in Colorado. Trasferitosi lì insieme alla moglie Wendy e al piccolo Danny, la famiglia spera di riuscire a ritrovare la serenità e Jack di terminare la stesura di una commedia su cui lavora da tempo. Qui, fanno la conoscenza di Dick Hallorann, il cuoco dell’hotel, che possiede delle doti extrasensoriali, uguali a quelle di Danny. Ma sull’hotel grava l’ombra di un terribile pluriomicidio-suicidio a conclusione di altri fatti di sangue. Isolati tra le montagne e dalla neve, dopo non molto l’intera famiglia inizia a vivere episodi alquanto insoliti mentre Jack, lentamente, sprofonda nel baratro della follia. Tra ghost story e horror psicologico pervaso da echi alla Poe e Lovecraft, Shining è da annoverare tra i capolavori di King. Una lunga, imprevedibile, terrificante discesa nel gorgo della pazzia, un romanzo capace di generare immagini di una potenza narrativa spiazzante fino al conclusivo finale. Opera enigmatica e ipnotizzante, nel 1980 il Maestro Stanley Kubrick lo traspose sul grande schermo. Nonostante il disaccordo di Stephen King in persona, lo Shining kubrickiano si conferma un capolavoro come lasua controparte letteraria.
4. L’ombra dello scorpione (1978)
La fuoriuscita da un laboratorio di un’arma batteriologica chiamata Progetto azzurro decima quasi tutta la popolazione mondiale. I pochi sopravvissuti degli Stati Uniti, vivono in due gruppi: quello guidato da Abagail Freemantle, la quale vuole ricostruire una società democratica e l’altro guidato dal demone Randall Flagg, conosciuto anche come l’Uomo che cammina, mostro tirannico e sadico. Quando le due fazioni vengono a conoscenza l’una dell’altra, una inevitabile guerra si profila all’orizzonte. Mai quanto ora attuale, L’ombra dello scorpione risulta essere un’opera letteraria altamente inquietante e, per certi versi, profetica. Mischiando sci-fi e paranormale, King ci consegna un’epopea incentrata sull’eterno scontro tra bene e male, che si consuma sullo sfondo di un mondo oramai svuotato dagli esseri viventi.
5. A volte ritornano (1978)
A volte ritornano è la prima raccolta scritta da Stephen King, che annovera racconti come Jerusalem’s Lot, prequel di Le notti di Salem, I figli del grano, Camion, Risacca notturna (che pone le basi per L’ombra dello scorpione), A volte ritornano (che dà il titolo all’intera raccolta) e altri. Tra orrore e grottesco, A volte ritornano è il punto di riferimento per iniziare a scoprire il mondo delle novelle brevi del re.
6. La zona morta (1979)
Insegnante di liceo, Johnny Smith rimane vittima di un incidente stradale. Risvegliatosi dopo un coma di quattro anni, Johnny si ritrova con dei gravi danni neuronali ma, parimenti, con il dono della chiaroveggenza. Dopo aver aiutato alcune persone in difficoltà grazie a questi suoi poteri, viene attorniato dall’attenzione dei media. Accusato di essere un truffatore da molti, Johnny si trova presto nel bel mezzo di una visione apocalittica del futuro. Così, decide di rimediare prima che sia troppo tardi. La zona morta, con molte probabilità, è tra le opere più cerebrali di King, un romanzo che scruta e percorre gli oscuri meandri della mente umana. Difatti, leggendo questa sua opera con la giusta chiave allegorica, La zona morta si rivela metafora su quel libero arbitrio che, gli uomini, attuano a volte con risultati disastrosi. Trasposto nel 1983 sul grande schermo per la regia di David Cronenberg.
7. Cujo (1981)
Nella cittadina di Castle Rock il pacifico San Bernardo Cujo si trasforma in una letale macchina assassina quando, inseguendo un coniglio, rimane con la testa incastrata in una piccola caverna abitata da pipistrelli rabbiosi. È proprio il morso di uno di questi a trasmettere il virus della rabbia al mansueto cagnolone, che nel giro di poco tempo inizia a mietere le prime vittime a cui, dopo non molto, si aggiungono Donna e suo figlio Tad, rimasti intrappolati all’interno della loro auto in panne. Madre e figlio devono sopravvivere all’assedio del furioso Cujo. Decima pubblicazione di Stephen King, Cujo è uno dei suoi lavori sui generis in quanto presenta, in alcune parti, il punto di vista dell’omonimo protagonista a quattro zampe, il quale scatena la sua tremenda furia assassina in un crescendo di tensione quasi insopportabile.
8. Stagioni diverse (1982)
Raccolta di quattro racconti lunghi (o volendo, romanzi brevi), Stagioni diverse è la consacrazione di King al di fuori del genere dell’orrore. Al suo interno si trovano Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, Un ragazzo sveglio, Il corpo, Il metodo di respirazione. I primi tre, hanno trovato la propria trasposizione cinematografica con, rispettivamente, Le ali della libertà, L’allievo e Stand by Me – Ricordo di un’estate (quest’ultimo, vero e proprio cult di Rob Reiner). Permeato da una nostalgia senza eguali e da atmosfere di altri tempi, Stagioni diverse è il must per antonomasia da leggere.
9. Pet Sematary (1983)
Louis Creed, rinomato medico di Chicago, riceve la nomina di direttore del servizio medico presso l’Università del Maine. Così, si trasferisce insieme alla famiglia vicino alla cittadina di Ludlow. Fin da subito, i Creed si trovano a dover affrontare piccoli imprevisti legati alla vita immersa nel verde. Ad aiutarli ci pensa il vicino Jud. Louis, però, vive un’esperienza traumatica durante le prime settimane di insegnamento quando, lo studente Victor Pascow, ferito mortalmente in un incidente stradale, gli sussurra le sue ultime parole. Successivamente la moglie di Jud, Norma, ha un attacco cardiaco e viene salvata dalla prontezza di Louis. Quando moglie e figli sono a Chicago per trovare i nonni, il gatto dei Creed, Church, muore. Così, Jud, porta Louis in un antico cimitero utilizzato dagli indiani Micmac per seppellire il gatto che, il giorno dopo, si ripresenta a casa. Ma questo è solo l’inizio di un incubo. Pet Sematary può essere annoverato tra i più angoscianti e terrorizzanti romanzi del re. Parabola sul dolore e l’elaborazione del lutto, Pet Sematary regala brividi puri e dei momenti narrativi impossibili da dimenticare.
10. Christine – La macchina infernale (1983)
Arnie e Dennis, migliori amici e compagni di liceo, sulla strada di casa notano una vecchia Plymouth Fury del ’58, abbandonata e semidistrutta. Notati da Roland D. LeBay, questo offre di vendere l’auto ad Arnie per 250 dollari. Chiuso l’affare, Arnie inizia a restaurare l’auto. Ma più passa il tempo, più il ragazzo cambia, diventando sempre più ossessivo verso Christine, questo è il nome dato alla sua Plymouth. Presto, in città iniziano a verificarsi degli strani omicidi. E Dennis, comincia a convincersi che, dietro la scia di sangue, ci sia proprio il suo amico. Amara e cupa parabola sull’amicizia che va in frantumi, Christine – La macchina infernale è un’opera sui generis: non ci sono demoni, né mostri o aberrazioni, ma solo un’auto posseduta che ha una propria vita, capace di distruggere tutti gli ostacoli tra essa e l’asfalto e, al tempo stesso, far crollare quei legami affettivi e amichevoli ben consolidati. Nello stesso anno di uscita, il Maestro John Carpenter è regista dell’omonimo adattamento cinematografico, un vero e proprio cult.
11. Scheletri (1985)
Terza raccolta di racconti pubblicata, Scheletri si conferma come un ulteriore cult nella produzione di novelle di King. Tra le sue pagine, si annoverano racconti come La nebbia (trasposto nel 2007 con il The Mist di Frank Darabont), Tigri!, La scimmia, Il braccio e tanti altri. Scheletri non è, solo ed esclusivamente, una raccolta horror bensì offre degli spaccati sull’animo umano nonché sulla manie e la follia che, a volte, risiedono all’interno di ognuno.
12. It (1986)
Ogni ventisette anni, nella piccola cittadina di Derry, una mostruosa e indefinita creatura che assume le sembianze del clown Pennywise, si risveglia dal letargo per cibarsi di carne umana. Un gruppo eterogeneo di ragazzini chiamati “i perdenti” decide di affrontare il mostro, riuscendo a sconfiggerlo una prima volta. Ma dopo altri ventisetti anni e il suicidio di uno di loro, i vecchi amici, ormai adulti, ritornano a Derry per la resa dei conti finali contro l’incubo della loro infanzia. Capolavoro assoluto di King che riveste, nell’immaginario collettivo, un ruolo non indifferente, It è il romanzo mare magnum del re. Opera corale in cui infanzia, amicizia, amore, orrore e nostalgia si mescolano di continuo, It è un romanzo di formazione che, sotto l’estremo orrore racchiuso tra le sue righe, nasconde messaggi positivi destinati al lettore, il quale finisce per immedesimarsi con i protagonisti in questa incredibile e davvero epica avventura tra bene e male. Trasposto nel 1990 sugli schermi televisivi con l’omonima miniserie di Tommy Lee Wallace, nel 2017 e nel 2019 è stata la volta del film di Andrés Muschietti, diviso in due capitoli.
13. Misery (1987)
Coinvolto in un incidente stradale durante una tormenta di neve, Paul Sheldon si risveglia dal coma, ritrovando la sua memoria. Paul è un noto e affermato scrittore di romanzi, in particolare della serie di Misery. Gravemente ferito, è stato salvato da Annie Wilkes, una ex infermiera che lo ha portato con sé in casa. La donna, grande fan della serie letteraria, si prende amorevolmente cura di Paul. Tuttavia, lentamente, Annie dimostra di essere psicologicamente instabile e di aver avuto un passato da serial killer. Bloccato a letto, inizia un orribile incubo per Paul. Fine thriller psicologico che dà vita a un crudele gioco al massacro tra vittima e carnefice, Misery è un romanzo spiazzante, teso, angosciante e claustrofobico. Una tappa obbligata per ogni estimatore di King. Un viaggio allucinante tra sadismo e follia. Adattato da Rob Reiner con Misery non deve morire nel 1990.
14. Quattro dopo mezzanotte (1990)
Al pari di Stagioni diverse, anche Quattro dopo mezzanotte si presenta come una raccolta di quattro romanzi brevi o novelle lunghe: I langolieri, Finestra segreta, giardino segreto, Il poliziotto della biblioteca, Il fotocane. Quattro storie che spaziano dalla fantascienza al sovrannaturale, dall’horror al thriller ma legate tra di loro dall’inconfondibile stile kinghiano, capace di alternare la paura all’introspezione senza perdere mai di ritmo.
15. Incubi & deliri (1993)
Quinta raccolta di racconti nella produzione letteraria di Stephen King, Incubi & deliri, come le precedenti raccolte, alterna l’orrore al dramma, la tensione all’introspezione. Tra i racconti che hanno trovato un’omonima trasposizione si ricordano La Cadillac di Dolan e Il volatore notturno. C’è spazio anche per un nostalgico e crepuscolare poema in chiusura, ossia Agosto a Brooklyn.
16. Il miglio verde (1996)
Paul Edgecombe, anziano ex capo delle guardie di sicurezza del carcere di Cold Mountain, ripercorre le sue memorie fino agli anni Trenta, periodo in cui ha vissuto un’esperienza fuori dall’ordinario con l’arrivo del detenuto John Coffey, “gigante” gentile accusato, ingiustamente, del duplice omicidio di due bambine. Pian piano, Paul e i suoi colleghi sono testimoni di alcuni incredibili fenomeni legati proprio a Coffey, il quale possiede dei poteri. Il miglio verde è un dramma kinghiano di rara potenza. Un’avventura profonda e intima tra fantastico e reale, tra il bene e il male, che riesce a scuotere il lettore con la bellezza delle sue parole e, spesso e volentieri, a commuoverlo senza far ricorso a nessun tipo di escamotage strappalacrime. Adattato sul grande schermo da Frank Darabont nel 1999.
17. 22/11/’63 (2011)
Professore di inglese da poco lasciato dalla moglie, Jake Epping è un uomo triste che, per arrotondare lo stipendio, inizia a dare lezioni serali. Un giorno, mentre è a scuola, Jake viene chiamato con urgenza da Al Templeton, gestore di una tavola calda, il quale confessa a Jake che, nel retrobottega, è presente un varco temporale che arriva fino agli anni Cinquanta. Inizialmente incredulo, Jake effettua il suo primo viaggio temporale, ritrovandosi nel Maine degli anni Cinquanta. Ritornato nel presente, Al spiega a Jake il suo piano: tornare indietro nel tempo ed evitare, così, l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Storia dalle forti tinte sci-fi di altri tempi, 22/11/’63 è tra i capolavori recenti del re. Lontano dall’orrore che lo ha reso famoso, King si lascia andare a un’opera che permette di rivivere, tramite le proprie pagine, il passato permeato sì da difficoltà e ostacoli ma, al tempo stesso, anche da buoni sentimenti, valori e amore. Romanzo romanticamente nostalgico, 22/11/’63 ha trovato la sua trasposizione nell’omonima serie TV con James Franco.
18. Joyland (2013)
Estate del 1973: Devin Jones, studente universitario senza risparmi e che da poco ha interrotto la sua relazione sentimentale con Wendy Keegan, accetta di lavorare all’interno di Joyland, parco divertimenti di Heaven’s Bay. Anni prima, il parco è stato luogo dell’omicidio di una ragazza, Linda Gray, della quale alcuni dicono di aver visto il fantasma. Devin, presto, fa amicizia con gli altri ragazzi che lavorano nel parco e, al tempo stesso, decide di indagare sull’omicidio e sulle apparizioni. Per concludere, non poteva mancare Joyland, romanzo kinghiano ambientato durante un’intera estate. Anche qui, al pari di molti suoi titoli, orrore, soprannaturale, amicizia e amore convivono, ripercorrendo nostalgicamente un determinato periodo temporale e storico che, con perizia, il re ci espone tra le righe delle sue pagine.