Nel mondo dei fumetti capita raramente che una serie regolare non abbia qualche momento di calo, e più la serie è lunga e più questo pericolo si fa concreto, specialmente se parliamo del mondo supereroistico. Robert Kirkman con Invincible è stato però capace di dimostrare che si può pubblicare una serie per 10 anni non solo senza perdere un colpo, ma addirittura crescendo sempre di più. La serie è stata un successo planetario tanto che Amazon Prime Video ne ha fatto una serie animata in uscita il 26 marzo: per l’occasione scopriamo insieme cinque motivi per leggere Invincible e per riscoprire un fumetto davvero imperdibile.
Se ancora non avete letto Invincibile, potete rimediare facilmente acquistandolo su Amazon. Ma siete curiosi di saperne di più, proseguite pure nella lettura: questo articolo è Spoiler Free!
1 – Non solo Supereroi
Chiunque vi parli di Invincible sicuramente vi dirà che è “una delle migliori serie supereroistiche mai scritte” e sicuramente ha ragione, ma la verità è che Invincible è anche molto, molto altro tra cui, soprattutto, una storia familiare. Il nostro protagonista, Mark Grayson, prima ancora di trovarsi in gigantesche battaglie terrestri e spaziali si ritroverà a fare i conti con la pesante eredità di suo padre, l’eroe più potente del pianeta conosciuto come Omniman, e con i suoi segreti. Non saranno solo i genitori di Mark ad avere un ruolo fondamentale, ma anche la sua storia d’amore con Eve, una eroina conosciuta durante le sue prime avventure. Quindi si, invincible è sicuramente uno dei migliori fumetti di supereroi mai esistito, ma è anche una grande storia di vita dove i rapporti famigliari, gli amori e l’amicizia hanno un ruolo centrale, ancor più dei combattimenti.
2 – Nuovi eroi
Creare un pantheon di nuovi supereroi al di fuori delle due grandi major Marvel Comics e Dc Comics è un’impresa ardua, ma Kirkman non si è di certo fatto spaventare e, a dirla tutta, ce l’ha fatta alla grande. Il buon Robert non ha solo creato un pantheon di eroi terrestri decisamente esteso, ma ha dato vita ad un intero universo pieno di razze, eroi, villain e combattenti di ogni tipo che non hanno nulla da invidiare ai più famosi personaggi dei fumetti. Monster Girl, Allen l’alieno, Battle Beast, Thragg sono solo alcuni dei nomi destinati a diventare i vostri prossimi personaggi preferiti.
3- L’ascesa di Ryan Ottley
Quello che caratterizza, solitamente, le serie di lunga pubblicazione è una certa rotazione nei team creativi. Non è raro infatti che disegnatori e sceneggiatori si alternino sulla stessa serie, cambiando a seconda della run, ma questo non vale per Invincible. Dal terzo volume, dopo un ottimo inizio all’insegna dei disegni di Cory Walker, è infatti subentrato un giovanissimo Ryan Ottley, che fin da subito si è fatto riconoscere per il suo stile fresco, dinamico ma anche dettagliato e preciso. Quello che ha fatto Ottley nei successivi 10 anni di pubblicazione è stato qualcosa di incredibile: non solo è riuscito a reggere i tempi di pubblicazione di una serie regolare, ma i suoi disegni sono migliorati a vista d’occhio, capitolo dopo capitolo, fino a rendere Invincible una delle serie a fumetti artisticamente migliori tra tutte le pubblicazioni del genere.
4 – Fight!
Come dicevamo nei punti precedenti i combattimenti, lungo tutta la serie, non mancano di certo: con Ottley i disegni di combattimenti sono infatti una delle parti più divertenti e incredibili della serie. Le prospettive, il dinamismo delle tavole e la varietà nelle composizioni rendono i molti combattimenti nella serie tutti diversi ma sempre degni di nota, raggiungendo picchi di spettacolarità impressionanti. A parte le qualità sopraccitate, quello che caratterizza le scene di combattimento di Ottley e le rende riconoscibili a colpo d’occhio è l’uso del sangue: sempre presente e in grande quantità, il sangue è il tratto distintivo dei combattimenti di Invincible, utilizzato non solo per dare più brutalità alle scene ma anche come elemento grafico, di movimento, come fossero linee che guidano l’occhio al centro dell’azione e che arricchiscono le tavole di dinamismo. Difficilmente troverete combattimenti cosi violenti e divertenti sulle pagine di un fumetto.
5- Nulla si crea, nulla si distrugge.
Normalmente le lunghe serie supereroistiche sono suddivise in “run”, ovvero archi narrativi che iniziano e si concludono lasciando poi lo spazio alla run successiva. Questa suddivisione di solito fa si che alla fine di una run si ritorni ad una fase “neutra”, un momento da dove poter far ripartire i nuovi lettori senza per forza dover essere informati su quello che è successo in precedenza, e consentendo cosi agli eroi di rimanere pressoché immutati nel tempo. Ecco, dimenticatevi tutto questo in Invincible: quello che succede lungo la storia si lascia dietro un segno, uno strascico e, spesso, delle conseguenze che vanno ad alterare il futuro dei protagonisti e le loro scelte. Questo rende la lettura unica ed immersiva, fa si che il lettore si affezioni in maniera particolare ai personaggi e ai loro trascorsi, oltre che dare molta più profondità e coerenza alla storia. Invincibile è un unico grande racconto dal primo all’ultimo numero, dove nulla viene lasciato al caso o dimenticato lungo la strada. Per questo possiamo dire che sia, a pieno titolo, la miglior serie ma scritta da quel genio di Robert Kirkman.