Da quando nel 2008 Iron Man approdò nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, non era mai capitato che non uscisse almeno un film del Marvel Cinematic Universe all’anno. E invece quella del 2020, causa (ovviamente) il Covid, è stata la prima annata in cui abbiamo dovuto rinunciare al consueto appuntamento con i supereroi creati da Stan Lee. La prima vittima è stata l’attesissimo Black Widow, rimandato di oltre un anno rispetto alla data prevista. Per fortuna, lo scorso luglio il cinecomic con Scarlett Johansson è riuscito finalmente ad arrivare sul grande schermo, inaugurando la Fase 4 del MCU.
In attesa del prossimo capitolo del franchise, abbiamo pensato di stilare una classifica di quelli che riteniamo essere i migliori film Marvel, i più belli di questo vasto e appassionante universo condiviso.
15. Ant-Man (2015)
Se dovessimo stilare un elenco dei supereroi più improbabili di sempre, di sicuro Ant-Man occuperebbe una posizione di prestigio. Dopotutto stiamo parlando di un tizio il cui superpotere è… rimpicciolirsi! Una premessa così stramba che solo un genio come Edgar Wright poteva provare a trasporre degnamente sul grande schermo. Purtroppo le classiche “divergenze creative” hanno spinto l’autore della Trilogia del Cornetto ad abbandonare la regia (affidata al buon mestierante Peyton Reed); tuttavia, le sue idee e il suo spirito permangono in una pellicola divertente e ricca di straordinari effetti speciali, che mescola abilmente il genere supereroistico con l’heist movie. Ad impreziosire il tutto ci pensano la simpatia di Paul Rudd nei panni del ladruncolo Scott Lang, il carisma di Michael Douglas nel ruolo del mentore Hank Pym e la presenza a dir poco vulcanica di Michael Pena, a mani bassi la migliore spalla comica di tutto l’universo Marvel (i suoi recap sono leggendari).
14. Doctor Strange (2016)
Figlio della controcultura degli anni ’60, Doctor Strange è sempre stato un personaggio difficile da adattare al cinema per via della natura surreale e psichedelica delle sue storie. Scott Derrickson, regista di horror come The Exorcism of Emily Rose e Sinister, è però riuscito nell’impresa, orchestrando uno spettacolo visivo senza precedenti. Un convincente Benedict Cumberbatch nei panni dello Stregone Supremo è il protagonista di un film folle e affascinante, che tra una New York trasformata in caleidoscopio e un’originale battaglia finale “in reverse”, pare omaggiare le architetture paradossali di Inception e al contempo anticipare le giravolte temporali di Tenet. A distanza di anni, troviamo ancora scandaloso che non abbia vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali.
13. Spider-Man: Homecoming (2017)
Il primo film del MCU interamente dedicato all’amichevole Uomo-Ragno di quartiere non batte l’iconica trilogia di Sam Raimi, tuttavia riesce nell’impresa di farci dimenticare la sfortunata parentesi del reboot di Marc Webb. Prendendo giustamente le distanze da ciò che è venuto prima e al contempo ispirandosi alle opere di John Hughes, Spider-Man: Homecoming proietta le imprese del nostro Arrampicamuri preferito in un contesto adolescenziale e proletario. Il risultato è una rilettura originale e “giovane” dell’eroe di punta della Marvel, impersonato stavolta da un convincente Tom Holland. Applausi anche per il villain, l’Avvoltoio di Michael Keaton.
12. Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022)
Dopo Scott Derrickson, un altro regista di horror si accolla l’onere di proseguire le avventure di Stephen Strange. E non uno qualsiasi, bensì il mitico Sam Raimi. La differenza c’è è si vede: Doctor Strange nel Multiverso della Follia è un film perfettamente integrato nel MCU e, allo stesso tempo. raimiano fino al midollo. Forte di una libertà creativa più unica che rara, il regista de La Casa e della prima trilogia di Spider-Man imprime il proprio stile su tutta la pellicola, tra rotture della quarta parete, movimenti di camera arditi, simpatiche autocitazioni (gli immancabili cameo di Bruce Campbell e della Oldsmobile Delta 88) e, soprattutto, gustose pennellate orrorifiche, che spingono al massimo i limiti del PG-13. Il risultato è un’opera anarchica e piena di sorprese (occhio alla scena degli Illuminati), il cui forte tocco autoriale compensa uno script purtroppo scricchiolante, che non sfrutta fino in fondo le potenzialità del Multiverso e compie una scelta discutibile riguardo l’arco narrativo di un certo personaggio.
11. Captain America: Civil War (2016)
Pochi avrebbero scommesso che due registi provenienti dalla commedia sarebbero riusciti a realizzare un buon blockbuster d’azione. Invece Anthony e Joe Russo si sono superati più di una volta. La loro seconda incursione nel MCU trae ispirazione dall’omonima run fumettistica di Mark Millar per mettere in scena il drammatico scontro interno agli Avengers fra la fazione di Tony Stark e quella di Steve Rogers, divise in seguito alla stipulazione degli Accordi di Sokovia. Benché non abbia la medesima “cattiveria” della storia originale né raggiunga i livelli di The Winter Soldier (ci arriveremo), Captain America: Civil War garantisce quintali di spettacolo (a partire dal combattimento in aeroporto), una storia avvincente e uno dei cattivi più riusciti della saga (Zemo).
10. Eternals (2021)
Il fatto che Eternals sia il film MCU peggio recensito di sempre è una delle tante ingiustizie della vita. Lungi dall’essere un pessimo lungometraggio, il cinecomic diretto dalla premio Oscar Chloe Zhao è, al contrario, uno dei titoli più coraggiosi e interessanti dell’universo Marvel. La regista traspone l’immaginario di Jack Kirby con assoluta serietà, imbastendo un’opera mitopoietica dal tono maturo, introspettivo e meditativo, dove l’elemento superomistico sfocia in una dimensione quasi religiosa. Un cast numeroso, affiatato e attento alla rappresentazione delle minoranze (in cui figurano Gemma Chan, Richard Madden, Angelina Jolie e Salam Hayek) guida una pellicola tanto affascinante a livello visivo quanto ricca sul piano filosofico, che pur non rinunciando all’azione e all’ironia tipici del genere, riesce a stimolare acute riflessioni sulla natura umana e il rapporto con il divino.
9. Spider-Man: No Way Home (2021)
La trilogia dell’Uomo Ragno del Marvel Cinematic Universe non poteva concludersi in maniera migliore. Spider-Man: No Way Home non è solo uno dei più riusciti capitoli cinematografici dedicati all’Arrampicamuri di New York, è anche un grandissimo omaggio a tutte le incarnazioni del supereroe. Jon Watts spalanca per primo le porte del Multiverso, richiamando in scena villain e protagonisti (ormai possiamo dirlo) dalle precedenti saghe di Raimi e Marc Webb, per un’avventura ricca di colpi di scena e momenti emozionanti, dove il fan-service non è fine a se stesso, ma è tassello fondamentale del percorso di crescita del Peter Parker di Tom Holland. Tobey Maguire e Andrew Garfield tornano così in veste di “fratelli maggiori” per consigliare il giovane Spidey ed aiutarlo a diventare finalmente il supereroe che noi tutti conosciamo. L’incontro tra le tre varianti del protagonista, al di là dei meme derivati, rappresenta il cuore di un cinecomic forse un po’ troppo sottovalutato, che indaga sul vero significato di eroismo e su come questo sia indissolubilmente legato ai concetti di responsabilità e sacrificio.
8. Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017)
Solo un genio folle come James Gunn poteva prendere dei personaggi di cui, fino a poco tempo fa, nessuno aveva sentito parlare e renderli popolari. Pur non avendo la freschezza del primo capitolo, Guardiani della Galassia Vol. 2 prosegue in maniera intelligente e divertente le (dis)avventure degli amati Star-Lord, Gamora, Drax, Rocket e Groot, facendoli confrontare nientemeno che con il padre di Peter Quill: Ego il Pianeta Vivente. Tra umorismo scorrettissimo e immagini mozzafiato, Gunn sforna un sequel frizzante ed emotivamente coinvolgente, che aldilà dell’azione riesce ad instaurare un interessante discorso sui concetti di famiglia e paternità.
7. Thor: Ragnarok (2017)
Da molti paragonato ingiustamente a un cinepanettone, il terzo film di Thor è in realtà il migliore omaggio possibile ai B-movie d’avventura degli anni ’80, da Flash Gordon a Grosso guaio a Chinatown. Diretto da quel geniaccio di Taika Waititi, sorretto da un autoironico Chris Hemsworth e arricchito dalla presenza di Jeff Goldblum nei panni dell’eccentrico Gran Maestro, Thor: Ragnarok è un cinecomic epico, spettacolare, visivamente affascinante e sorprendentemente politico. E sì, fa ridere, ma perché dovrebbe essere un problema?
6. Iron Man (2008)
Non può mancare il film che ha dato inizio a tutto. Il primo Iron Man di Jon Favreu è un brillante e ironico action movie, capace di divertire ma anche di far riflettere (sulla guerra in Medio Oriente, sul mercato delle armi, ecc.), il cui successo ha contribuito a rilanciare la carriera di Robert Downey Jr. Con Tony Stark l’attore ha trovato il ruolo della vita e ha regalato al pubblico uno degli eroi più simpatici e carismatici di sempre. Le tamarrissime musiche di Ramin Djawadi sono giusto la ciliegina sulla torta.
5. Guardiani della Galassia (2014)
Giunto nelle sale come un fulmine a ciel sereno, l’originale Guardiani della Galassia è stato una delle sorprese più gradite e inaspettate degli ultimi anni. Portandosi dietro l’irriverenza della Troma di Lloyd Kaufman (per cui ha lavorato diversi anni), James Gunn firma una space opera ironica, colorata e coinvolgente, impreziosita da una colonna sonora indimenticabile (andiamo, chi non ama l’Awesome Mix: Vol. 1?) e da un cast azzeccatissimo. Inutile dire che è impossibile non affezionarsi a quei cinque “idioti” dei protagonisti.
4. Captain America: The Winter Soldier (2014)
Secondo capitolo della trilogia di Captain America, The Winter Soldier non è solo il miglior film solista del MCU a mani basse. È anche un intrigante thriller spionistico che omaggia classici degli anni ’70 come I tre giorni del condor (non è un caso che Robert Redford sia nel cast) e regala scene d’azione al cardiopalma, tra combattimenti indiavolati e spettacolari inseguimenti automobilistici. Chris Evans si riconferma perfetto nel ruolo di “Cap”, ciononostante a rubare la scena è il tormentato Bucky di Sebastian Stan.
3. Avengers: Endgame (2019)
Culmine della Fase Tre del MCU e dell’Infinity Saga, Avengers: Endgame è stato un evento cinematografico senza precedenti. Un’opera monumentale, anche nella durata (ben 3 ore!), che non solo porta degnamente a conclusione un arco narrativo durato 11 anni e 22 film, ma attraverso l’espediente del viaggio nel tempo rende omaggio al passato di questo incredibile universo. In tutto ciò non mancano le scene d’azione spettacolari, le battute divertenti, i colpi di scena e i momenti toccanti, in particolar modo quel sacrificio finale capace di lasciare emotivamente devastati ad ogni visione. Certo, forse non è riuscito quanto Infinity War, però quando arriva la parte in cui si aprono i portali e ne escono tutti (ma proprio tutti!) gli eroi che conosciamo, nulla ha più importanza. La ola parte automatica!
2. Avengers: Infinity War (2018)
Prima di Endgame, Avengers: Infinity War è stato un altro tassello importante all’interno del MCU, avendo segnato il primo vero incontro tra la dimensione terrestre e quella spaziale della saga. Già solo questo basterebbe per renderlo meritevole di un posto sul podio, ma c’è altro. Più equilibrato del capitolo successivo (nel ritmo, nei toni, nella gestione dei passaggi chiave e del villain), Infinity War imbastisce una storia ricca di straordinari effetti speciali, sconvolgenti plot twist e tantissimi momenti emozionanti. Dove mena però il suo colpo migliore è nel finale, uno dei più coraggiosi e imprevedibili mi visti in un cinecomic. E se i protagonisti continuano ad essere i beniamini del pubblico, la vera star è Thanos, avversario spietato e complesso magistralmente interpretato da Josh Brolin, che si guadagna facilmente la candidatura a miglior cattivo dell’universo Marvel.
1. The Avengers (2012)
Al primo posto come miglior film Marvel si piazza il primo grande crossover del MCU, The Avengers. Una pellicola che a suo modo ha fatto la storia, avendo riunito per la prima volta in unica trama Iron Man, Thor, Captain America e Hulk (più Vedova Nera e Occhio di Falco), fino ad allora protagonisti solo di lungometraggi autonomi. Un progetto azzardato all’epoca, ma che grazie alla geniale sceneggiatura di Joss Whedon, a una messa in scena grandiosa e a un villain riuscitissimo (il Loki di Tom Hiddelston è irresistibile), ha superato ogni aspettativa. Pazienza se la regia a tratti è un po’ televisiva e i costumi non sono un granché. Vedere i più grandi eroi della Marvel combattere insieme per salvare il mondo è sempre un’emozione!