A quattro anni di distanza dal precedente Prisoner 709, Caparezza è pronto a tornare con il suo ottavo album, Exuvia. Sarà un concept album che, quasi in continuità con il precedente, racconterà di un uomo in fuga, pronto a perdersi in una selva. E forse rinnovarsi. In occasione dell’uscita di questo nuovo capitolo musicale di uno dei maggiori e più originali rapper italiani, ecco un viaggio a ritroso nel tempo, per riscoprire le migliori canzoni di Caparezza da ascoltare assolutamente.
1. Tutto ciò che c’è
Caparezza nasce dalla ceneri di Mikimix, un tentativo di cantautorato minimale che non riscosse troppo successo. Un cambio di look e di genere musicale, due demo per ritrovare la strada (o per trovarla definitivamente) e la pubblicazione di un album dallo strambo titolo ?! di cui Tutto ciò che c’è è il primo singolo. Una base minimale ed essenziale, tipica di un esordio che, però, già contiene tutto quello che diventerà Caparezza.
2. Fuori dal tunnel
Il tormentone che è stato e non doveva essere. Fuori dal tunnel è stata una vera e propria hit estiva, al contrario di quanto sperava il suo autore. E, in effetti, a fare attenzione al testo ci si rende presto conto di come sia tutto fuorché un allegro brano da cantare e ballare in allegria. Nonostante una dichiarazione pubblicata sul suo sito in cui il cantautore si ritiene non del tutto soddisfatto dalla superficialità con cui veniva utilizzata la canzone, questo straordinario successo ha fatto conoscere Caparezza definitivamente al grande pubblico, consacrandolo con un secondo album dal titolo Verità Supposte.
3. Vengo dalla luna
L’altro grande successo di Caparezza nel 2004 fu Vengo dalla luna, un brano che mischia rap, elettronica e sonorità rock con un testo sulla xenofobia che ancora oggi appare, purtroppo, attualissimo. E per questo motivo abbiamo deciso di inserire questo quarto singolo (di sei totali) tratti da Verità Supposte tra le migliori canzoni di Caparezza da ascoltare assolutamente.
4. La mia parte intollerante
Il terzo album targato Caparezza, dal titolo Habemus Capa, è il primo vero concept album dell’artista pugliese nel quale parla della morte di un’artista e della sua resurrezione. La mia parte intollerante è un brano interessante perché, mentre il testo si concentra sul bullismo, la costruzione musicale inizia a mostrare la vera genialità di Caparezza, tra cambi di tono e un andamento meno minimale. Un brano atipico che dimostra la crescita del cantautore.
5. Dalla parte del toro
Dalla parte del toro è uno dei brani con un testo che dimostra il talento di Caparezza. Mettendosi nei panni di un toro, si racconta della rivincita del popolo e degli oppressi contro i toreri che simboleggiano la classe dominante. Il tutto in una canzone orecchiabile e allegra, seppur pungente. È uno dei brani di Caparezza più celebri e ancora oggi suonati durante i concerti.
6. Vieni a ballare in Puglia
Un gioco che prosegue anche in uno dei brani più famosi e che spesso viene usato a sproposito. Come accaduto per Fuori dal tunnel, anche Vieni a ballare in Puglia si sente spesso a sproposito a causa della sua musica allegra e della frase del ritornello. Una lettura molto superficiale, perché in questa canzone Caparezza punta il dito contro le ingiustizie e i problemi della regione, con una sottolineatura particolare alle morti bianche.
7. Abiura di me
Il mondo dei videogiochi e dell’8-bit diventa la base di Abiura di me, un pezzo che parla di evolversi e cambiare continuamente, anche a costo di rinnegare ciò che si era stati nel passato. In questo è chiaro l’intento dell’artista di mettere ancora una volta la parola fine al suo vecchio nome d’arte Mikimix e abbracciare una nuova versione di sé, anche nel corso della sua carriera, come Caparezza. I riferimenti videoludici presenti nel testo costituiscono l’ennesimo divertissement con cui il cantante descrive la propria situazione.
8. Goodbye Malinconia
Il quinto album in studio di Caparezza dal titolo Il sogno eretico viene anticipato da Goodbye Malinconia, singolo che richiama lo stile degli anni Ottanta e che vede la partecipazione di Tony Hadley, frontman degli Spandau Ballet. L’orecchiabile synth pop della canzone nasconde un amaro ritratto di un’Italia chiamata Malinconia, uno stato sia giuridico che emotivo, dal quale molti decidono di andarsene. Tra le varie canzoni più famose di Caparezza, questa è una di quelle più amare.
9. Kevin Spacey
Attenti agli spoiler se volete ascoltare Kevin Spacey perché questo brano ne è letteralmente pieno. Un pezzo divertente in cui Caparezza decide di farsi odiare non per le sue posizioni politiche, ma per rovinare i finali dei film agli ascoltatori. I cinefili più incalliti avranno di che intrattenersi, ma non nascondiamo che è un brano parecchio pericoloso per chi non vuole conoscere alcuni colpi di scena, cantati senza alcun filtro.
10. Non siete Stato voi
Caparezza senza voce nasale è una rarità da trovare e simboleggia solo una cosa: la questione è seria. Il clima scherzoso della canzone precedente lascia spazio a una delle canzoni più cattive e liberatorie. Non siete Stato voi è uno sfogo personale e di pancia rivolto verso la classe dirigente italiana. Non c’è spazio per l’ironia in questo caso, tanto che lo stesso cantautore lo considera un pezzo di Michele Salvemini (vero nome) e non di Caparezza.
11. Avrai ragione tu
Prima vera canzone che si trova sul suo sesto album Museica, Avrai ragione tu è una marcia allegra in cui Caparezza sembra ritrattare le sue posizioni del passato. Il brano, scelto come quarto singolo del disco, contiene un testo pieno di giochi di parole e di ironia che rendono la canzone una di quelle da ascoltare assolutamente.
12. È tardi
Usare il famoso dipinto degli orologi liquefatti di Dalì per raccontare la frenesia della società contemporanea. È tardi, la penultima traccia di Museica, descrive al meglio il concept dietro al sesto album in studio di Caparezza capace di usare l’arte come punto di partenza per le tematiche da affrontare. Questo irresistibile brano si avvale di un groove incessante che rende sicuramente più piacevole l’ascolto di un testo che, seppur leggero, lascia un retrogusto amaro.
13. China Town
Con un gioco di parole raffinato, China Town del titolo si riferisce all’inchiostro che Caparezza usa per scrivere i suoi versi. È una ballata malinconica (secondo lo stesso autore il suo primo “lento”) su una storia d’amore tra la china e il ruolo dello scrittore. Da riascoltare il bellissimo assolo a fine brano.
14. Una chiave
Sulla falsariga del brano precedente, Una chiave fa molto di più e cerca di ritrovare una serenità sulla fiducia in sé stessi. In un dialogo immaginario tra Caparezza e una versione da bambino di lui stesso, l’autore cerca di trovare una chiave per essere sincero. Anche in questo caso spicca la qualità di scrittura del testo e la scelta musicale che, nella sua semplicità, colpisce e risulta memorabile.
15. Prisoner 709
L’evoluzione di Caparezza passa attraverso Prisoner 709, brano omonimo del settimo disco in studio. Un brano oscuro e angosciante, dai suoni duri che descrive una doppia identità: Michele o Caparezza? Cos’è un artista oggi, che musica dovrebbe comporre? Il risultato è una delle canzoni di Caparezza da ascoltare assolutamente, che conclude il nostro viaggio a ritroso e ci prepara all’ascolto di Exuvia, il suo nuovo album.