Siamo nel pieno di Qatar 2022. Un Mondiale davvero particolare, visto anche il periodo in cui si disputa. Le luci dei riflettori sono accese sui giocatori più forti, in particolar modo sugli attaccanti, che saranno inevitabilmente decisivi sui risultati delle partite. I miglior bomber del mondo stanno scendendo in campo, cercando di prendersi la scena e di portare la loro Nazionale il più avanti possibile.
Ma ecco che tutto ciò porta anche a fare una sorta di vero e proprio tuffo nel passato. Infatti, una domanda più che lecita è quella di chiedersi quali siano i migliori marcatori dei Mondiali. Non resta che analizzare numeri e statistiche, stilando così la classifica di chi è entrato letteralmente nella storia.
10. Gabriel Omar Batistuta
Il primo attaccante di questa particolare graduatoria è l’argentino, che gli italiani conoscono molto bene, avendo indossato le maglie di Fiorentina e Roma, con cui ha vinto uno scudetto. 10 gol in 12 partite nella rassegna iridata. A farlo entrare nella storia è il fatto che, in ben due campionati del mondo, ha realizzato una tripletta: Usa 1994 e Francia 1998. Un qualcosa che descrive e che fa capire la sua grandezza.
9. Gary Lineker
Dieci gol in dodici partite per l’inglese, che è stato il grandissimo protagonista dell’edizione di Messico 1986. Sei le reti messe a segno in quell’edizione. Per di più è stato il primo attaccante delll’Inghilterra a vincere la classifica dei cannonieri in una rassegna iridata e resta al momento uno dei bomber più prolifici, che si è esaltava soprattutto durante i Mondiali. Insomma, il gentiluomo del gol sapeva davvero molto bene come si gonfiava la rete.
8. Helmut Rahn
Dieci gol in dieci partite per il tedesco, che all’epoca indossava la maglia della Germania Ovest. Il suo esordio con i teutonici è datato 1951, ma è a Svezia 1958 che ha a dir poco dato il meglio di sé. Infatti sono stati ben sei i gol messi a segno, con la sua squadra che viene però eliminata in semifinale. Il suo ingresso nella storia è però sancito dal fatto di essere stato il primo giocatore a segnare quattro reti in due edizioni differenti dei campionati del mondo. Un’impresa che di certo non può lasciare indifferenti.
7. Jurgen Klinsmann
Undici gol in diciassette partite per il tedesco, che in Italia ha indossato la maglia dell’Inter. Nei Mondiali del 1990 ha contribuito al trionfo dei tedeschi, realizzando tre reti, come nel 1998 in Francia. L’edizione migliore per lui è stata quella del 1994 negli Stati Uniti, quando i gol sono stati ben cinque. Insomma, il buon Jurgen è stato in grado di andar a segno in ben tre edizioni consecutive, un qualcosa che non è certo da tutti.
6. Sandor Kocsis
Undici gol in cinque partite per l’ungherese, che ha dunque dimostrato una media gol pazzesca e fuori dal comune. Infatti, non a caso, tutte le sue reti sono arrivate in un’unica edizione della rassegna iridata, quella del 1954. I magiari però poi hanno perso la finale conto la Germania Ovest, con il risultato di 3-2. Una carriera brillante quella dell’attaccante, che ha avuto il soprannome di Testa d’Oro.
5. Pelè
Ovviamente in questa classifica dei migliori marcatori dei Mondiali non poteva mancare il brasiliano, uno dei giocatori più forti della storia del calcio. D’altronde dodici gol in quattordici partite non possono certo passare inosservati e descrivono, anche se non completamente e totalmente, quella che è la sua grandezza. Tre i mondiali vinti da O’Rey: Svezia 1958, Cile 1962 e Messico 1970, tra ‘altro concluso in finale con l’Italia. Insomma, la storia dello sport più amato del mondo è inevitabilmente passato dai suoi piedi. E dalla sua immensa classe.
4. Just Fontaine
Un altro vero e proprio tuffo nel passato, che serve per garantire anche alla Francia un posto in questa classifica così speciale e curiosa, che permette di ripercorrere la storia. D’altronde si sta parlando di colui che è stato definito e chiamato il francese dei record. La sua avventura in Nazionale in realtà però è iniziata malissimo, visto che non ha partecipato ai Mondiali del 1954, dopo aver giocato qualche partita delle qualificazioni. Successivamente per lui però arrivano ben 13 gol in sole sei partite, ossia quelle giocate in Svezia nel 1958. E questo, ancora oggi, è il numero più alto di reti realizzate in una singola edizione della rassegna iridata. Più uomo dei record di così non si può.
3. Gerd Muller
Sul podio non può non esserci chi, ancora oggi, viene considerato un vero e proprio mito e un’autentica icona. Campione del mondo nel 1974, con tanto di gol decisivo nella finale contro i Paesi Bassi, ma anche nella semifinale con la Polonia. Ma la sua consacrazione è in realtà arrivata quattro anni prima, a Messico 1970. Dieci le reti messe a segno, con i tedeschi che però sono stati eliminati in semifinale dall’Italia, con un 4-3 che ha portato quel match a esser definito la partita del secolo. Dunque un pezzo di storia del calcio è passato dai suoi piedi. E da quello che è il suo senso del gol.
2. Ronaldo
Luis Nazario da Lima. Basterebbe questo nome per spiegare tutto e andare anche oltre i quindici gol in diciannove partite. La sua prima rassegna iridata è stata quello del 1994, vinto proprio dal Brasile, ma lui non è mai sceso in campo. Tre i mondiali in cui il Fenomeno è stato vero protagonista. Nel primo, Francia 1998, ha trascinato i sudamericani in finale, persa poi con i padroni di casa, realizzando quattro gol. Il riscatto è arrivato nel Mondiale nippo-coreano del 2002, dove finalmente è tornato a giocare a suoi livelli. Otto gol in sette partite per lui, vera stella della competizione. Tre gol in cinque partite a Germania 2006, il suo ultimo campionato del mondo, con tre gol realizzati. Un record che ha resistito per un bel po’ di tempo.
1 . Miroslav Klose
L’attaccante tedesco, che in carriera ha indossato anche la maglia della Lazio, detiene il record di gol nella storia della Coppa del Mondo. Sedici reti in ventiquattro presenze, distribuite in quattro Mondiali: Giappone e Corea 2002, Germania 2006, Sudafrica 2010 e Brasile 2014. A colpire di Miro, in tutta la sua carriera, è sempre stata la sua costanza e la sua continuità. D’altronde aveva 36 anni durante la sua ultima apparizione con la maglia della Germania. Ma d’altronde il suo feeling con la rassegna iridata è apparso evidente già dal giorno del suo debutto, bagnato da una tripletta nell’8-0 c0n l’Arabia Saudita.