Con l’avvento delle piattaforme di streaming, il format televisivo sta sempre più prendendo piede nelle case di tutta Italia, con prodotti seriali che, invece di debuttare nelle sale, fanno capolino direttamente sul piccolo schermo del nostro televisore (o perché no, su quello del nostro pc). Certo, la produzione seriale del mercato internazionale non può essere comparata con quella nostrana, eppure sono tantissime le serie televisive Made in Italy che meriterebbero più attenzione e maggiore successo, vista la loro straordinaria qualità.
Per questo motivo abbiamo deciso di farvi fare un viaggio all’insegna delle serie tv italiane di maggiore successo e più belle di sempre, show per il piccolo schermo che ci hanno tenuti incollati davanti al televisore di casa e che non hanno nulla da invidiare ai prodotti seriali che provengono dall’estero. Pronti per quest’entusiasmante classifica?
1. The Young Pope (2016) – The New Pope (2019)
Dalla mente geniale di Paolo Sorrentino (Oscar per La Grande Bellezza), nel 2016 debutta su Sky Atlantic (per il mercato estero se ne occuperanno HBO e Canal +) la miniserie The Young Pope. Ambizioso ritratto caustico ed originalissimo del potere e delle contraddizioni della Chiesa Cattolica contemporanea, The Young Pope vanta un cast internazionale che comprende un indimenticabile Jude Law nei panni di Lenny Belardo/Pio XIII, Diane Keaton, James Cromwell e il nostro Silvio Orlando. Visto il grande successo di pubblico e critica, nel 2019 Sorrentino fa seguito alla sua serie con The New Pope, con una new entry d’eccezione: John Malkovich nei panni di John Brannox/Papa Giovanni Paolo III. Un progetto di serie d’autore semplicemente imperdibile che, nonostante i finanziamenti ed un cast per metà straniero, batte bandiera italiana.
2. Boris (2007 – in corso)
Capolavoro di comicità e di intuizione artistica, Boris è a tutti gli effetti una delle serie televisive più geniali e rivoluzionarie del panorama nostrano. Creata da Luca Manzi e scritta e diretta da Mattia Torre, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, ha debuttato con la sua prima stagione nel 2007 sul canale satellitare Fox, dove è rimasta fino alla sua terza stagione. L’ironica satira al mondo delle sitcom italiane con protagonista il regista René Ferretti e la sua scompagnata troupe, ha inoltre ispirato un film sequel dal titolo Boris – Il film ed una quarta stagione che debutterà ad ottobre 2022 su Disney+. Un oggetto seriale che, nel corso degli anni, è diventato prima un caso mediatico, poi un vero e proprio cult di cui gli aficionados conoscono a memoria ogni singola battuta!
3. Gomorra – La serie (2014 – 2021)
Nel 2014 debutta su Sky una serie tv liberamente ispirata ad alcuni eventi, luoghi e personaggi presenti nel romanzo best-seller Gomorra di Roberto Saviano. Il libro aveva già ispirato un pluripremiato film diretto da Matteo Garrone nel 2008, ma lo stesso Saviano si fa ideatore negli anni successivi di un prodotto seriale di eccezionale successo di pubblico e critica che ha avuto una durata di ben cinque stagioni, conclusesi nel 2021, e con un film spin-off nel 2019 dal titolo L’immortale.
La storia di Gomorra – La serie si dipana a partire dalla lotta tra il clan dei Savastano e dei Conte per il dominio di Secondigliano e dell’impero criminale della provincia di Napoli. Quando Don Pietro Savastano affida a Ciro L’Immortale il compito di addestrare suo figlio Gennaro “Genny” a diventare il futuro capo della famiglia, sarà l’inizio di una lunghissima scia di sangue e violenza che non risparmierà nessuno.
4. L’amica geniale (2018 – in corso)
La serie di romanzi di straordinario successo di Elena Ferrante diventano, nel 2018, un progetto per il piccolo schermo di grandissima riuscita e qualità. Nell’autunno dello stesso anno debutta la prima stagione (di quattro previste) de L’amica geniale, prodotta in tandem da Rai Fiction e HBO per il mercato nordamericano. Il successo di pubblico è praticamente immediato, tanto che i successivi capitoli (Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta e Storia della bambina perduta) vengono subito messi in cantiere.
La serie televisiva, così come la tetralogia pubblicata da Elena Ferrante, racconta dell’amicizia che nasce tra Elena “Lenù” Greco e Raffaella “Lila” Cerullo, due bambine che si conoscono per la prima volta negli anni ’50 in un rione centrale della città di Napoli e il cui legame rimarrà unico ed intatto per i decenni a venire.
5. Romanzo criminale – La serie (2008 – 2010)
Tra le punte di diamante della produzione seriale targata Sky, Romanzo criminale è l’adattamento televisivo ispirato al romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo, che a sua volta aveva dato vita nel 2005 ad un film di grande successo diretto da Michele Placido. De Cataldo stesso si fa ideatore, nel 2008, di un prodotto seriale targato Sky Original (il secondo in assoluto dopo Quo Vadis, Baby? di Gabriele Salvatores) tratto dalle sue pagine. Il successo è immediato, tanto che Romanzo criminale – La serie va avanti anche per una stagione successiva, andata in onda nel 2010.
Romanzo criminale – La serie racconta le vicissitudini di alcuni dei protagonisti che hanno reso purtroppo celebri i gesti sanguinosi ed illegali della Banda della Magliana che, dal 1977 a 1992, ha sognato l’impossibile: controllare la città di Roma nell’ombra.
6. Strappare lungo i bordi (2021)
C’è spazio anche per l’animazione in questa imperdibile classifica. La serialità italiana ha generato nei decenni moltissime perle, ma nessuna come Strappare lungo i bordi. Creata ed interamente diretta dal fumettista di enorme successo Zerocalcare, la miniserie originale targata Netflix rielabora alcuni dei personaggi già presenti nei lavori precedenti dell’artista romano ed offre allo spettatore della piattaforma di streaming una nuova linea narrativa ricca di ironia, perle di saggezza e amara realtà.
In Strappare lungo i bordi, Zerocalcare racconta, con il suo stile inconfondibile, il viaggio in treno che lui e suoi inseparabili amici Sarah e Secco stanno intraprendendo; nel mezzo, moltissimi flashback sul passato di Zero, le sue esperienze nella scuola media e superiore e la vera, commovente ragione di quel viaggio interminabile verso la città di Biella…
7. La linea verticale (2018)
Dopo aver scritto e diretto la serie Boris assieme a Ciarrapico e Vendruscolo, Mattia Torre si cimenta nella regia e nella sceneggiatura (assieme al protagonista Valerio Mastandrea) de La linea verticale, miniserie in otto episodi andati in onda su Rai 1 nel 2018. Tratto dal libro omonimo dello stesso Torre e dalla forte impronta autobiografica per il suo autore, La linea verticale “si concentra soprattutto sulle vite dei pazienti, non solo quella di Luigi, ma anche dei suoi improbabili compagni di viaggio: un iraniano dalle convinzioni radicali, un ristoratore che sa tutto di medicina, un prete in crisi, un intellettuale taciturno, decine di anziani “cattivi perché in cattività.” (Dalla sinossi ufficiale di Wildside, compagnia di produzione della serie di Torre).
8. Suburra – La serie (2017 – 2020)
Prima serie italiana targata Netflix, Suburra è stata una scommessa televisiva vinta su tutti i fronti. Ispirato al film omonimo del 2015 che a sua volta era tratto dal romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, lo show per il piccolo schermo diretto in alcuni suoi episodi da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi, ha raggiunto un vastissimo successo internazionale grazie alla coppia davanti la macchina da presa formata da Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara.
Alla vigilia delle dimissioni del sindaco di Roma nel 2008, politici, figure ecclesiastiche, criminali e semplici cittadini della capitale incrociano i propri destini attorno all’assegnazione degli appalti per la costruzione del Porto Turistico di Roma, nel quartiere balneare di Ostia.
9. Romulus (2020 – in corso)
Nonostante non abbia nulla a che vedere con gli eventi narrati ne Il primo re di Matteo Rovere, la serie targata Sky dal titolo Romulus e creata dallo stesso regista ne condivide, però, l’ambizione e l’ambientazione. Una sorta di serie prequel del film del 2019, Romulus segue le vicende di alcuni personaggi appartenenti all’VIII secolo avanti Cristo, ben prima della fondazione della leggendaria città capitolina. Gli attori della serie, così come era accaduto per Il primo re di Matteo Rovere, si sono cimentati nella pronuncia della lingua protolatina per conferire agli eventi e alla ricostruzione storica della serie maggiore verosimiglianza e pertinenza. Vale la visione anche soltanto per le grandi ambizioni e le tante novità registiche e linguistiche per la produzione seriale nostrana.
10. We Are Who We Are (2020)
Ancora una co-produzione Sky e HBO in questa classifica tutta italiana. Questa volta, a fare capolino nella lista è Luca Guadagnino, regista e co-autore della miniserie We Are Who We Are. Andata in onda su Sky Atlantic nel settembre del 2020, l’opera televisiva del regista palermitano racconta l’amore adolescenziale ai tempi della fluidità di genere contemporanea; protagonisti della storia sono il giovane Fraser, trasferitosi con le sue due madri in una base militare statunitense a Chioggia, e Caitlin, che per anni ha vissuto lì assieme alla sua famiglia. I due ragazzi si attrarranno l’uno all’altro come calamite, nel bene e nel male. Imperdibile esperimento televisivo per il regista cult di Chiamami col tuo nome e Suspiria.
11. Anna (2021)
Si rimane all’interno della grande produzione televisiva Sky con la miniserie distopica dal titolo Anna. Andata in onda sui canali satellitari nel corso della primavera 2021, Anna è un prodotto destinato al piccolo schermo ideato, diretto e scritto da Niccolò Ammaniti, nonché tratto da un suo romanzo omonimo. La particolarità di questa miniserie targata Sky, rispetto a quelle presenti in questa classifica tutta italiana, è che tratta la pubertà adolescenziale in un’originalissima e potente chiave post-apocalittica. In un presente alternativo, un’epidemia denominata “La Rossa” ha decimato ogni adulto dalla faccia della Terra; ad esserne immuni sono soltanto i bambini fino al raggiungimento dei tredici anni. Anna, che li ha compiuti da poco, vuole proteggere a tutti i costi la vita del suo fratellino Astor dai pericoli che il nuovo mondo ha provocato tutt’intorno a loro.
12. L’ispettore Coliandro (2006 – in corso)
Andata in onda su Rai 2 dal 2006 ad oggi (per un totale di otto stagioni ed una nona annunciata), L’ispettore Coliandro è una divertentissima fiction televisiva creata da Carlo Lucarelli, autore anche del personaggio originale presente in alcuni suoi romanzi gialli, e interamente diretta dai Manetti Bros. Questo freschissimo ed originale prodotto televisivo si è guadagnato un posto di diritto in questa classifica grazie alla sua natura “verticale”. Ogni episodio, infatti, è quasi un film a sé stante, con un un’indagine sempre differente e un tono ed un linguaggio diversi a seconda del caso da risolvere: dai rimandi al poliziottesco e ai lungometraggi con Tomas Milian, al genere poliziesco reso celebre, ad esempio, dalla serie di Harry Callahan interpretato da Clint Eastwood.
13. Speravo de morì prima (2021)
Dopo il bel documentario Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, arriva, nel corso della primavera 2021 sui canali satellitari di Sky, la miniserie originale Speravo de morì prima, ispirata alla biografia Un capitano di Paolo Condò e allo stesso giocatore della Roma. La serie, con protagonista un improbabile ma convincente Pietro Castellitto nei panni del “Capitano”, racconta gli ultimi anni di Francesco Totti come giocatore della sua squadra di calcio, poco prima di compiere 40 anni e di prendere la decisione di abbandonare la maglia e dedicarsi alla famiglia.
14. Rocco Schiavone (2016 – in corso)
Debutta nel 2016 in prima serata su Rai 2 Rocco Schiavone, fiction televisiva molto apprezzata dal pubblico di telespettatori italiani ed ispirata alla serie di romanzi pubblicati da Antonio Manzini; fil rouge che percorre i suoi scritti gialli è, ovviamente, la presenza ingombrante del vicequestore di polizia Rocco Schiavone, qui interpretato da un perfetto Marco Giallini. Schiavone, un agente della legge italiana fin troppo burbero e sui generis, viene trasferito dalla sua Roma ad Aosta con non pochi problemi iniziali. Al momento composta da ben quattro stagioni televisive, la fiction ideata da Antonio Manzini è stata giù rinnovata per un quinto appuntamento.
15. La piovra (1984 – 2001)
Senza dubbio la serie televisiva italiana più conosciuta e di successo all’estero, La Piovra è stata anche una delle più longeve in assoluto. La prima stagione (di dieci in totale) è andata in onda nel lontano 1984, mentre la sua conclusione sul piccolo schermo è avvenuta nel 2001. Nessuna serie come La Piovra è mai riuscita a raccontare, nel dispiegarsi dei suoi tantissimi episodi, le ramificazioni delle attività criminose della Mafia, a partire dai piccoli traffici di droga della provincia siciliana fino ai palazzi del potere della Capitale. Indimenticabile è l’inquietante sigla, curata da Ennio Morricone dalla seconda alla settima stagione per poi tornare a comporre musica per la decima.
Protagonisti de La Piovra sono Michele Placido, nei panni del commissario Corrado Cattani, e Remo Girone in quelli di Tano Cariddi, faccendiere e banchiere che è il vero manovratore ed antagonista dell’intera serie.
16. Il cacciatore (2018 – 2021)
Tra le serie televisive targate Rai più apprezzate degli ultimi anni, Il cacciatore merita un posto privilegiato all’interno di questa classifica. Tre stagioni di grande successo dal 2018 al 2021 per l’adattamento dedicato al piccolo schermo del libro Cacciatori di mafiosi di Alfonso Sabella; quest’ultimo è stato magistrato e membro del pool antimafia nella Palermo degli anni ’90, subito dopo le sanguinose stragi di Capaci e Via D’Amelio. Nei panni di Sabelli (che nella serie prende il nome fittizio di Saverio Barone) c’è il bravissimo Francesco Montanari.
17. Distretto di polizia (2000 – 2012)
Una delle fiction televisive che più hanno segnato gli anni Duemila, Distretto di polizia è andato in onda in prima serata su Canale 5 dal settembre 2000 al gennaio 2012, per un totale di undici stagioni. Dopo la sua conclusione, ha avuto uno spinoff dal successo minore dal titolo Squadra mobile, che ha debuttato sulla stessa rete televisiva nel 2017.
Distretto di polizia racconta del trasferimento dalla Sicilia a Roma del Commissario Giovanna Scalise; la donna si occuperà di gestire il Commissariato X Tuscolano, cercando di catturare mandanti e killer di suo marito Ferdinando, giornalista ucciso dalla mafia in un agguato al mercato del pesce di Gela.
18. Il miracolo (2018)
Di nuovo Niccolò Ammaniti all’interno di questa classifica, e ancora una volta nei panni di ideatore, regista (di alcuni episodi) e sceneggiatore della serie Sky Original Il Miracolo. Andata in onda nel 2018, questo show ha fatto molto parlare di sé a causa dei suoi temi scomodi e del modo in cui vengono presentati al pubblico. Il Miracolo racconta dell’ipotetico rinvenimento di una statua della Madonna che piange sangue dentro il covo di un boss mafioso; trasferita dal covo all’interno di una piscina sorvegliata, farà scalpore in tutta Italia e cambierà profondamente i personaggi che, in un modo o nell’altro, le ruotano attorno, da un prete in crisi spirituale fino al Primo Ministro italiano.
19. Don Matteo (2000 – in corso)
Lo sapevate che Don Matteo è la seconda serie televisiva più longeva della tv italiana? Andata in onda per la prima volta nel gennaio del 2000, è attualmente arrivata alla sua tredicesima stagione, due in meno rispetto alla fiction che detiene il record assoluto (e che troveremo più avanti, a coda della lista). Questa fiction di straordinario successo ideata da Enrico Oldoini e con protagonista l’ormai iconico parroco interpretato da Terence Hill (nell’ultima stagione è stato sostituito dal Don Massimo di Raoul Bova) si muove prima nella cittadina di Gubbio poi a Spoleto, quando il celebre parroco si “intromette” nelle indagini del commissariato di polizia risolvendo alcuni dei casi più efferati e complessi grazie alle sue intuizioni innate.
20. Il Commissario Montalbano (1999 – in corso)
Alla fine del nostro viaggio attraverso le migliori serie tv italiane, troviamo quella che attualmente detiene il record per la più longeva di sempre: ben 15 stagioni, più di ogni altra nella storia del piccolo schermo nostrano, per Il Commissario Montalbano. Nata dalla mente geniale dello scrittore siciliano Andrea Camilleri, la serie è costituita da ben 37 episodi che hanno la lunghezza di veri e propri film televisivi dal carattere autoconclusivo. Nei panni di Salvo Montalbano troviamo l’ormai iconico Luca Zingaretti, protagonista e allo stesso tempo risolutore di alcuni dei crimini più misteriosi ed efferati che si susseguono nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata. Un grandissimo successo di pubblico che continua ancora oggi, nonostante ben 23 anni di messa in onda sui canali della Rai.