Marilyn Monroe, attrice protagonista di film classici come A qualcuno piace caldo e Gli uomini preferiscono le bionde, diva simbolo del glamour di Hollywood, ebbe una breve e luminosa carriera, interrotta da una morte prematura e misteriosa, a causa di un’overdose di barbiturici. Considerata ancora oggi una delle donne più belle del cinema, Marilyn oggi è un’icona pop che ha fatto sognare gli uomini, ma è molto amata anche dalle donne e dai gay. Il suo viso e le sue citazioni oggi sono ovunque.
Ne approfittiamo per riscoprire la donna e la star del cinema che fu, attraverso le migliori frasi di Marilyn Monroe, frasi vere tratte da interviste su giornali e media dell’epoca. Dalla celebre frase dello Chanel 5 a quelle sull’amore e la bellezza.
“Cosa indosso a letto? Solo Chanel n*5” (1952, Life Magazine)
“È meglio essere infelici da soli, che infelici insieme a qualcuno.”
“Non m’importa di vivere in un mondo di uomini, a patto che io possa farlo da donna.”
“Sognavo di diventare così bella che la gente, vedendomi passare, si sarebbe dovuta girare a guardarmi.”
“La più grande fortuna che mi sia capitata è stata quella di nascere donna.” – (1953, Modern Screen)
“Sai, ti fanno delle domande, ad esempio: “Cosa indossi a letto?” La parte di sopra del pigiama? La parte di sotto? O una camicia da notte? Così ho detto, Chanel n* 5, perché è la verità. Non intendo dire nuda, ma è la verità.”
“Tutti coloro che hanno sofferto restano gentili e sensibili, non trovate? È proprio così.”
“A Hollywood le capacità di una ragazza contano meno della sua acconciatura. Sei giudicata in base al tuo aspetto, non in base a ciò che sei. Hollywood è quel posto dove ti pagano migliaia di dollari per un bacio e cinquanta cent per la tua anima. Lo so, perché ho rifiutato la prima offerta abbastanza spesso, e mi sono conservata per i cinquanta cent.”
“Il mio problema è che ho troppa fiducia nelle persone. Credo troppo in loro e continuo a farlo anche quando certi segnali sono già evidenti. Così le delusioni sono inevitabili.”
“Sapete da cosa sono davvero dipendente? Non gli sconosciuti, non gli amici, ma il telefono! È il mio migliore amico. Raramente scrivo lettere, ma amo chiamare gli amici, specialmente a notte fonda, quando non riesco a dormire.”
“Il problema è che un sex symbol diventa una cosa e non mi piace l’idea di essere un oggetto. Ma se proprio devo essere un simbolo di qualcosa, allora preferisco essere un sex symbol, piuttosto che altro.”
“Più di ogni altra cosa al mondo, desideravo essere amata. Per me l’amore, allora e oggi, significa essere volute” – 1962
“Quando una ragazza finge di essere qualcosa che non è per far colpo su un ragazzo, si ritrova con una sensazione di insicurezza. Siate davvero voi stesse!” – LA Times, 1952.
“Mi piace la gente, ma quando si tratta di amici, ne ho pochi. E quando sono innamorata, sono così esclusiva, che ho solo un’idea in mente.” 1960
“Amare senza speranza è una cosa triste per il cuore.”
“Gli uomini convinti che le precedenti storie di una donna sviliscano il suo amore per loro, sono solitamente stupidi e deboli. Una donna può dare nuovo amore ad ognuno degli uomini che ama, dimostrando che non sono mai troppi”
(Su Montgomery Clift) “Persone che non sarebbero in grado neanche di aprirgli la porta lo prendono in giro per sua omosessualità. Che ne sanno? Etichette. La gente ama mettere delle etichette sugli altri, in modo da sentirsi al sicuro, poi. La gente ha provato a darmi della lesbica. Mi sono messa a ridere. Il sesso non è mai sbagliato, se in esso c’è l’amore.”
“Credo che farei tutto diversamente. Prenderei ogni singola decisione in maniera diversa. Tranne… non credo che avrei trovato ciò che ho trovato adesso, almeno – quest’uomo che per me significa tanto. Così se ciò che ho fatto è stato necessario per arrivare a questo punto, e sembra che sia stato proprio così, allora ne è valsa la pena.” – Redbook Magazine, 1958
“La verità è che non ho mai preso in giro nessuno. Ho lasciato a volte che gli uomini si prendessero in giro da soli. Gli uomini non si sono mai sforzati di scoprire chi fossi e invece inventavano un personaggio su di me. Non me la prendevo. Loro, chiaramente, amavano una persona che io non ero. Quando lo scoprivano, davano la colpa a me per averli illusi e presi in giro”
“Caro Joe,
se riuscissi a renderti felice, sarò riuscita a fare la cosa più grande e difficile che ci sia. Che è quella di rendere completamente felice una persona.” (Un biglietto scritto da Marilyn a Joe DiMaggio, il 4 agosto 1962, il suo ultimo giorno di vita.)
“Voglio invecchiare senza lifting al viso. Ti tolgono la vita dalla faccia. Voglio avere il coraggio di essere fedele alla faccia che mi ritrovo. ”
Sulla dieta e l’attività fisica: “Non voglio essere magra al punto che si vedano le ossa e mi sono imposta di restare così come voglio essere. Una colazione con latte caldo e due uova crude ti dà energia senza farti ingrassare. Mi piacciono le bistecche al sangue, insalate verdi e verdure. Invece di chiedermi se dovrei mangiare il dolce, una volta a settimana mangio del gelato (al cioccolato, please!). E, ovviamente, se non vi piacciono i rotolini, farete attività fisica. Fare ginnastica con pesi leggeri, e una lenta e rilassata passeggiata col cane, attorno all’isolato, sono l’ideale per il tono muscolare”. – (1952, Movieland Magazine)
“Credo che la sessualità sia attraente solo quando è naturale e spontanea.”
“Vedi, è interessante… per la gente se sei bionda – naturale o meno – oppure se non sei in forma fisica perfetta, sei anche assolutamente stupida. Sei considerata stupida. Non saprei perché è così. Credo sia una visione molto limitata” – (NBC Broadcast, 1955)
“Sicuramente io cambio a seconda dei luoghi e delle persone. Quando sono a New York sono diversa da come sono a Hollywood.”
“Credo in me stessa, anche nelle mie emozioni più intangibili e delicate.”
“Quando le cose non vanno per il verso giusto, non rimuginarci su! C’è sicuramente qualcosa di meglio in arrivo er te, se ti impegni per ottenerlo. Sii pronta per la tua grande chance. Il successo dipende da te e se tu pensi che ne valga la pena, sarà tuo!” – (1953, Filmland Magazine)
“I bambini, quando diventano adulti, dentro restano dei bambini. A volte guardo degli uomini adulti e si comportano come ragazzini che non sono mai cresciuti. Suppongo che dipenda dal mood in cui ti ritrovi. Le nostre emozioni giocano un ruolo importante nelle nostre vite. Non possiamo nasconderci da esse.”
“Non riuscivo a pensare ad altro, tranne che a recitare (…) Era un modo per vivere nei sogni per un po’ di minuti alla volta.”
“Ho iniziato a pensare di essere diventata famosa quella volta che stavo accompagnando qualcuno all’aeroporto. Al ritorno vidi un cinema con il mio nome illuminato (sull’insegna). Ho fermato la macchina in fondo alla strada, perché vederla da vicino era troppo, così all’improvviso. E ho detto “Dio, qualcuno deve essersi sbagliato”. Ma era lì, illuminato. Mi sono seduta lì e ho detto, “Quindi è così, a vederlo”, ed era molto strano per me, e lo studio mi disse aveva detto: “Ricorda che non sei una star”.
“Quando ero bambina, il mondo spesso sembrava un posto cupo. Amavo fuggire dalla realtà fantasticando e giocando. Come attrice puoi farlo anche meglio, ma a volte sembra che se cerchi una via di fuga, la gente non ti permette di far ritorno da essa. Sei intrappolata nella tua fama.”
“Non facevo caso ai fischi e alle urla (per strada). In realtà, neanche li sentivo. Vivevo una strana sensazione, come se io fossi due persone distinte: una era Norma Jean, quella che veniva dall’orfanotrofio e non apparteneva a nessuno. L’altra era qualcuno di cui non conoscevo il nome. Ma sapevo a chi apparteneva. Apparteneva all’oceano, al cielo e a tutto il mondo.”
“Per un dollaro, potresti comprare un paio di calze e un hamburger. Ma calze e hamburger non faranno mai di te un’attrice. Le lezioni di dizione invece, potrebbero. Quindi, con le gambe nude e lo stomaco vuoto, scandisci le consonanti di “Hail to thee, blithe spirit”.
“Cerco di trovare me stessa, come persona. A volte non è semplice. Milioni di persone vivono tutta la loro vita senza trovare se stessi. Forse sentono che non è necessario. Ma è qualcosa che io devo fare. Il modo migliore di farlo, per me, è dimostrare a me stessa che sono un’attrice. Ed è quello che spero di fare. ” – (1961, Sunday Express)
“Un attore non è una macchina e non importa quante volte ti dicono che tu lo sia. La creatività deve iniziare con l’umanità e quando sei un essere umano, tu senti, tu soffri. Sei felice, stai male, sei nervoso o qualunque cosa.”
“Sono pronta. Voglio lavorare. Recitare è la mia vita. Non sono mai stata meglio. Non sono una vittima di conflitti emotivi. Sono umana. Tutti abbiamo i nostri limiti. Tutti ci sentiamo inferiori, ma chi lo ammette? Io penso che sia umano. Ho i miei momenti down, ma sono anche più forte” – 1962
“Mi rifiuto di far pubblicare articoli su riviste cinematografiche firmati “da Marilyn Monroe”. Articoli che potrei non aver neanche letto e che potrebbero essere stati approvati da qualcuno della produzione. Questo è sbagliato, perché quando ero piccola, ho letto articoli del genere nelle fan magazine e credevo ad ogni parola che leggevo. Poi cercavo di modellare la mia vita su quelle delle star di cui leggevo. Se proprio devo avere quel tipo di influenza, allora voglio essere sicura che sia per qualcosa che ho letto e scritto.”
“Sono sparita perché se la gente non ti ascolta, non c’è modo di parlarle. È come picchiare la testa contro un muro. Se non puoi fare ciò che loro vogliono che tu faccia, l’unica cosa è lasciare. Non ho mai avuto la possibilità di imparare qualcosa ad Hollywood. Era tutto troppo veloce, mi facevano girare un film dopo l’altro.”
“Quando lavoravo in una fattoria, il sabato sera andavo al cinema e mi sedevo nell’ultima fila, da sola, a guardare il film. Se il film era bello, intendo davvero bello, mi aiutava ad affrontare il mio triste lavoro nei campi per tutta la settimana successiva. Per me i film servono a questo, a dare al pubblico quel tipo di fantasie”
“Volevo essere un’artista, non un’attrazione erotica. Non voglio essere venduta al pubblico come un afrodisiaco di celluloide.”
“La celebrità non ti sazia completamente (…) Ti scalda un po’, ma solo temporaneamente. È un po’ come il caviale, che è buono, ma non tutti i giorni e ad ogni pasto. ”
“Tutti dicono che io non so recitare. Dicevano lo stesso di Elizabeth Taylor e si sbagliavano. In Un posto al sole era bravissima. Io non otterrò mai il ruolo giusto, niente che io davvero desideri. Il mio aspetto fisico non me lo permette, è troppo specifico”
“Quando la fama se ne sarà andata e io sarò vecchia, cosa dovrei fare? Non credo che mi butterò via. Ho delle idee. Mi interesserò a tutto. Recitazione, lettura di poesie, yoga, viaggi, tutto. È il mio modo di mantenermi viva.”
“Ora che ho compiuto 36 anni, ho realizzato un sogno, quello di avere una casa tutta mia. Ho un appartamento a New York City a Sutton Place e sono ufficialmente residente a New York, ma siccome i film si fanno ancora a Hollywood, è qui che devo essere, per lavoro. Ho deciso che per me era arrivata l’ora di comprare una casa invece di affittarne una ogni volta. È una piccola casa in stile messicano con otto stanze e posso dire che sia mia – anche se non del tutto mia. Ho un partner – la banca! Ho un mutuo da pagare. Anche l’indirizzo è carino: 12305 Fifth Helena Drive, a Brentwood. È piccola, ma così la trovo più intima. È tranquilla, si sta in pace ed è ciò di cui ho bisogno adesso. “- 1962
“Il periodo più felice della mia vita è adesso” – 1962, in un’intervista a George Barris. Barris scattò alcune delle foto più belle di Marilyn Monroe, quelle del suo ultimo servizio fotografico sulla spiaggia di Santa Monica.