Siate sinceri, chi non ha esultato quando Hans Zimmer è stato premiato per la soundtrack di Dune all’ultima edizione degli Oscar? In fondo era dal lontano 1995, con Il re leone, che il celebre compositore tedesco non otteneva una statuetta. Non che non ci abbia provato: 12 nomination in quasi 40 anni di carriera. Ma c’è chi è pronto a sostenere che ne meritasse di più. Perché le sue colonne sonore sono indubbiamente tra le più belle ed emozionanti che si possano sentire nel panorama hollywoodiano moderno e molte di esse sono tanto iconiche quanto i film che accompagnano. Non male per uno che ha iniziato suonando la tastiera sul set di Video Killed the Radio Star.
Classe 1957, inserito al 72° posto nella lista dei 100 migliori geni viventi del Daily Telegraph, Zimmer non è soltanto una delle figure più importanti della Settima Arte, è anche un autentico Maestro della musica, alla pari di Ennio Morricone e John Williams. Ripercorriamone insieme la storia: ecco quali sono le miglioricolonne sonore di Hans Zimmer, elencate in ordine cronologico.
1. Rain Man – L’uomo della pioggia (1988)
Rain Man – L’uomo della pioggia è stato il primo vero lavoro di peso in America per Zimmer. Scelto dal regista Barry Levinson su suggerimento della moglie, che aveva apprezzato la partitura da lui composta per il dramma anti-apartheid Un mondo a parte, il musicista realizza un’intensa colonna sonora a base di strumenti a fiato e sintetizzatori (tra cui un Fairlight CMI), mescolata con fusti d’acciaio. Il risultato è una soundtrack molto “anni ‘80”, dal ritmo quasi tribale, apparentemente distante dallo stile associato a Zimmer. Ma che procura al compositore la prima meritatissima nomination all’Oscar.
2. Una vita al massimo (1993)
Dopo aver lavorato a film di culto come A spasso con Daisy, Thelma & Louise e Fuoco assassino, Zimmer viene chiamato a comporre la colonna sonora di Una vita al massimo (True Romance in originale), crime movie dai toni romantici scritto da Quentin Tarantino e diretto da Tony Scott. Tema principale è il delicato e ipnotico You’re So Cool, che il musicista tedesco basa su Gassenhauer, brano di Carl Orff già usato in La rabbia giovane (Badlands) di Terrence Malick. Il musicista tedesco va così a creare un forte legame tra due pellicole che, al di là delle differenze, sono accomunate dal medesimo soggetto: la travolgente storia d’amore tra due giovani fuorilegge.
3. Il re leone (1994)
Oltre ad essere uno dei classici Disney più amati di sempre, Il re leone è anche il film che è valso a Zimmer il suo primo Oscar. Mentre Elton Jones e Tim Rice hanno scritto le canzoni (tra cui Circle of Life e Can You Feel the Love Tonight, quest’ultima premiata a sua volta), Hans ha dato vita ad una colonna sonora epica, drammatica e struggente, arricchita da musica tradizionale africana. Fondamentali gli elementi di coro organizzati da Lebo M, cantante originario di Soweto che Zimmer voleva a tutti costi, al punto da andare a cercarlo di persona in Sudafrica quando non è riuscito a contattarlo dall’America (non possedeva un telefono). Se ve lo state chiedendo, è sua la voce che canta in lingua zulu all’inizio del film.
4. Allarme Rosso (1995)
Solo un genio come Tony Scott poteva prendere una storia fondamentalmente statica e renderla tesa e coinvolgente come un action movie. Però, diciamoci la verità, se Allarme Rosso (Crimson Tide) è ancora oggi uno dei migliori rappresentanti del filone “film di sottomarini”, il merito è anche della soundtrack di Zimmer, a dir poco enorme. Una marcia militare che carica a mille e fa venire voglia di arruolarsi in marina seduta stante. Il tema principale in particolare ha avuto così tanto successo che non solo si è portato a casa un Grammy per la miglior composizione strumentale suonata da un’orchestra, ma è stato anche rifatto in chiave metal (ibridato per l’occasione con quello di Blu Profondo) dal gruppo finlandese Nightwish.
5. The Rock (1996)
Ennesimo emulo di quel capolavoro che è Die Hard, The Rock è allo stesso tempo uno dei migliori film d’azione degli anni ’90 e uno dei punti più alti della carriera (a dir poco altalenante) di Michael Bay. Inizialmente affidata a Nick Glennie-Smith, la colonna sonora della pellicola è stata rivisitata da Zimmer e dal suo allievo Harry Gregson-Williams su richiesta del regista, insoddisfatto della prima versione. La musica finale, per quanto un po’ derivativa di Allarme Rosso, è un gioiellino grandioso ed emozionante, capace di passare in maniera naturale da melodie malinconiche a sonorità rock.
6. Il principe d’Egitto (1998)
C’è stato un tempo in cui la Dreamworks Animation non aveva paura di osare e, prima di convertirsi definitivamente alla computer grafica e all’ironia autoreferenziale, decideva di trasformare uno dei libri più celebri e cupi della Bibbia in un cartone animato. Trasposizione dell’Esodo e della storia di Mosé, Il principe d’Egitto è un kolossal solenne e maestoso, tra i lavori più maturi e coraggiosi dello studio. Un’opera la cui ambizione si riflette nella mastodontica colonna sonora di Hans Zimmer, scritta in collaborazione con Stephen Schwartz (autore di Pocahontas e Il gobbo di Notre Dame) e in cui dominano motivi arabeggianti e note dolci e trionfali.
7. La sottile linea rossa (1998)
Nello stesso anno in cui Steven Spielberg portava sullo schermo gli orrori del D-Day in Salvate il soldato Ryan, un altro dramma sulla Seconda guerra mondiale scuoteva il cuore degli spettatori. Terzo film in più di vent’anni per Terrence Mallick, La sottile linea rossa si distingue per il suo approccio filosofico e poetico al genere bellico, mostrando gli orrori compiuti dagli uomini di fronte ad una natura indifferente. Composta prima delle riprese, l’evocativa musica di Zimmer contribuisce al tono metafisico del film, oltre a proiettare il pubblico nei luoghi della storia (l’isola di Guadalcanal, nel Pacifico) grazie alla presenza di diversi cori melanesiani. Apice della soundtrack è l’ipnotica Journey to the Line, un continuo crescendo acustico ed emozionale che anticipa Time da Inception.
8. Il gladiatore (2000)
Non poteva mancare il film per cui Hans Zimmer è ricordato maggiormente. Checché ne dicano i detrattori, Il gladiatore di Ridley Scott è un capolavoro senza se e senza ma, un blockbuster epico e spettacolare, capace di dare nuova linfa al genere peplum. Chiaro però che le gesta del generale Massimo Decimo Meridio non sarebbero le stesse senza la potente colonna sonora di Zimmer (composta in collaborazione con Lisa Gerrard e Klaus Badelt). Una roboante partitura wagneriana ricca di ottoni e cori femminili, il cui successo ha trasceso il mondo del cinema. Vincitrice di un Golden Globe e candidata all’Oscar (dove però ha perso contro La tigre e il dragone), la soundtrack ha venduto infatti oltre un milione di copie su disco. Fiore all’occhiello dell’album è il brano funebre Now We Are Free, cantato da Lisa Gerrard.
9. Spirit – Cavallo selvaggio (2002)
Spirit – Cavallo selvaggio è uno di quei lungometraggi animati di cui non si parla mai abbastanza. Lungi dall’essere una semplice fiaba disneyana con protagonisti degli animali, la penultima pellicola Dreamworks realizzata in animazione tradizionale è in realtà un’epopea western in piena regola, che racconta l’eterno conflitto tra civiltà e natura selvaggia in America dal punto di vista di un coraggioso ed indomabile cavallo. A rendere ancora più grandioso il film ci pensa appunto Zimmer, che accompagnato dalle canzoni di Bryan Adams (Zucchero nella versione italiana) realizza una commovente e trionfalistica colonna sonora a base di synth, trombe e chitarre elettriche. Ascoltandola, è impossibile non sentirsi trasportati nelle sconfinate praterie statunitensi.
10. The Ring (2002)
Raramente Zimmer si dedica agli horror, ma quando lo fa non lascia indifferenti. Per The Ring, remake firmato Gore Verbinski del classico giapponese Ringu, compone una melodia lenta ed inquietante, ottenuta con strumenti a corda, tastiere e sintetizzatori, e comprendente svariati usi del Dies Irae. Ciò che ne viene fuori è una sorprendente e suggestiva soundtrack d’atmosfera, che si insinua sotto la pelle degli spettatori come la terrificante Samara. Alla luce dei risultati ottenuti, è quasi un peccato non vedere più spesso Zimmer alle prese con il genere.
11. Pirati dei Caraibi – saga (2003-2017)
Anche se la colonna sonora del primo film è ufficialmente accreditata a Klaus Badelt (e di quella dell’ultimo si è occupato Geoff Zanelli), Zimmer è indiscutibilmente l’autore dei temi principali della saga di Pirati dei Caraibi. Malgrado le evidenti influenze da Il gladiatore, He’s a Pirate è una frizzante e potente ode marinaresca che ci proietta istantaneamente in un mondo di corsari e bucanieri, tra ruggenti cannoni e bottiglie di rum. Quando poi, da La maledizione del forziere fantasma, il compositore prende interamente nelle sue mani le redini del progetto, la partitura si fa ancora più ambiziosa e variegata, fino ad omaggiare addirittura il Morricone di C’era una volta il West nel terzo capitolo.
12. Il cavaliere oscuro – trilogia (2005-2012)
Batman Begins ha rappresentato uno spartiacque nella carriera di Zimmer, avendo segnato l’inizio non solo del fortunato sodalizio con Christopher Nolan, ma anche dei suoi contribuiti al filone supereroistico. Affiancato da James Newton Howard, il compositore di Francoforte prende le distanze dal goticismo di Danny Elfman e realizza un tema musicale cupo eppure trionfale, che partendo dagli sbattiti d’ali di un pipistrello (o forse è il fruscio di un mantello?) mischia musica classica ed elettronica senza soluzione di continuità. Da Il cavaliere oscuro in poi la partitura si fa ancora più sperimentale, con un tema di Joker stridulo e “anarchico”, ottenuto picchiettando lamette da barba su corde da pianoforte e facendo cozzare l’una sull’altra due note distinte.
13. L’amore non va in vacanza (2006)
Gira voce che Zimmer abbia scelto di comporre la musica di L’amore non va in vacanza perché voleva prendersi una pausa dai blockbuster e concedersi un lavoro meno impegnativo. E quale occasione migliore di una semplice commedia romantica? Ma non si può mettere a riposo un genio, e così il buon Hans ci ha regalato un pezzo al pianoforte dolce e avvolgente, fortemente debitore di Morricone (citato più volte nel corso del film). Uno Zimmer atipico senz’altro, ma pur sempre memorabile. Se la pellicola di Nancy Meyers è diventata un classico delle festività natalizie, il merito è anche suo.
14. Kung Fu Panda (2008)
Può un film su un panda grasso che impara il kung fu essere incredibilmente profondo e filosofico? A quanto pare sì. Tra i prodotti più belli della Dreamworks Animation, Kung Fu Panda è un divertente ed inaspettatamente toccante omaggio ai film di arti marziali, impreziosito dall’istrionismo vocale di Jack Black nei panni del protagonista Po. Altrettanto riuscita è la colonna sonora di Zimmer, che insieme al fidato John Powell mette su un esaltante e delicato mix di musica orientale e sonorità jazzistiche.
15. Sherlock Holmes (2009)
Durante il montaggio del suo Sherlock Holmes action e steampunk, Guy Ritchie ha usato la musica de Il cavaliere oscuro come sottofondo temporaneo alle immagini. Quando ha proposto proprio a Zimmer di comporre la colonna sonora definitiva, quest’ultimo ha accettato subito, a patto però di poter fare qualcosa di completamente originale. E così il compositore ha preso banjo, cimbalom, violini e pianoforti da pub e ha dato vita ad una vivace ballata irlandese-gitana, che in una volta sola restituisce lo spirito dell’epoca vittoriana e proietta lo spettatore nella mente caotica e iperattiva del celebre investigatore.
16. Inception (2010)
La colonna sonora di Inception è ricordata soprattutto per il BRAAAM, la nota grave che accompagna diverse scene e che è stata ripresa in una moltitudine di film e trailer, al punto da diventare un meme. Eppure è molto più di questo. Richiamato da Nolan per il suo (anti) heist movie ambientato nel mondo dei sogni, Zimmer unisce sonorità elettroniche con un’orchestra di archi e ottoni, prende e distorce No, je ne regrette rien di Edith Piaf e si affida alla chitarra di Johnny Marr. Il tutto per una composizione potente e dissonante, dal sapore onirico e malinconico, che pare provenire dai meandri della psiche umana. Tema principale è l’adrenalinica Dreams Is Collapsing, tuttavia a rimanere impresso maggiormente è la struggente Time.
17. L’uomo d’acciaio (2013)
Dopo aver dato un nuovo tema a Batman, Zimmer si è occupato anche di Superman. Per il controverso L’uomo d’acciaio di Zack Snyder, il musicista tedesco decide di ignorare John Williams e creare qualcosa di inedito. L’esito è un brano che inizia con una parte solista al piano, malinconica e toccante, a cui poi si aggiungono violini, chitarre e tamburi; a quel punto la melodia assume un tono più vibrante, epico ed eroico, riuscendo a trasmettere quel senso di speranza incarnato dal supereroe. Tale musica sarà ripresa in Batman v Superman: Dawn of Justice, dove verrà affiancata da altre composizioni memorabili, prima tra tutte il trascinante tema di Wonder Woman.
18. Interstellar (2014)
La collaborazione con Nolan prosegue con Interstellar. Per l’occasione il regista suggerisce a Zimmer di non vedere alcun materiale relativo al film e di comporre la musica semplicemente pensando alla famiglia. Il Maestro obbedisce e realizza un vero capolavoro operistico, una partitura eterea e trascendentale, guidata dal reiterato ed energico suono dell’organo a canne, che fa da perfetto accompagnamento all’odissea nello spazio dell’astronauta Cooper. Il picco di genialità si raggiunge nel brano Mountains, dove un continuo picchiettio ogni 1,33 secondi va a rappresentare i giorni che, per via della distorsione temporale, passano sulla Terra mentre i protagonisti si trovano sul pianeta acquatico.
19. Dunkirk (2017)
Sesta e (finora) ultima volta con Christopher Nolan, che con Dunkirk ricostruisce uno degli eventi più noti della Seconda guerra mondiale dividendolo su tre piani spaziotemporali: terra (una settimana), acqua (un giorno), aria (un’ora). Il cineasta inglese mette in scena una sinfonia formata da tre tempi che suonano all’unisono, di cui proprio la colonna sonora è il collante. Vera co-protagonista (se non addirittura co-regista) del film, la musica di Zimmer è un tappeto musicale continuo ed infinito, indistinguibile dai rumori ambientali e con un ritmo scandito dall’incessante e martellante ticchettio di un orologio da taschino. Suono che, unito all’uso della cosiddetta scala Shepard, trasmette una tensione costante e crescente, amplificando la sensazione di opprimente countdown che permea tutta la pellicola.
20. Dune (2021)
Zimmer è da sempre un fan sfegatato di Dune. Il suo amore per l’universo creato da Frank Herbert è talmente sconfinato che ha preferito rinunciare a Tenet pur di musicare l’adattamento cinematografico di Denis Villeneuve. Una volta a bordo del progetto, il nostro non è stato con le mani in mano e ha composto una soundtrack semplicemente incredibile: sonorità tribali, arabeggianti ed elettroniche si fondono insieme, accompagnate da cori, tamburi e cornamuse, in un mix eclettico eppure armonico, che sembra venire da un altro mondo. Il secondo Oscar era praticamente già in tasca.