A partire dal 1 febbraio Achille Lauro sarà uno dei protagonisti del Festival di Sanremo 2022. Tornerà all’Ariston, quel palco che lo ha reso noto in tutta la penisola. Quella di quest’anno sarà la sua quarta partecipazione all’evento, la terza come concorrente, dopo che nell’edizione 2021 ha avuto un particolare ruolo come ospite fisso ma fuori concorso. Per l’occasione oggi scopriamo quali sono le migliori canzoni di Achille Lauro, un modo per ripercorrere una carriera che parte molto tempo fa e che arriva a oggi attraverso un percorso che lo ha visto cambiare stile e volti più e più volte.
1. Il giorno del ringraziamento
Il giorno del ringraziamento è la prima canzone ufficiale di Achille Lauro e la prima ad avere un official video. Come potete vedere e sentire il Lauro di questo pezzo è molto differente da quello che conosciamo oggi. Non è certamente pop/rock ma non vi sono neanche le sonorità, la metrica e l’estetica del periodo trap immediatamente successivo. Questo è un pezzo all’interno del Barabba Mixtape e come tale rappresenta l’Achille Lauro del Quarto Blocco con tutte le chiare influenze del TruceKlan.
2. Barabba
A proposito di Barabba Mixtape non poteva certo mancare la title-track. Ancor più che nel pezzo precedente l’influenza del TruceKlan traspare dalle rime di un Achille Lauro con un marcato accento romano e una cadenza aggressiva tanto quanto lo è il testo. Interessante notare che in questa canzone l’autore si paragona a Barabba, a differenza di quanto si farà in testi successivi dove si avvicinerà ad altre posizioni.
3. Real royal street rap
Estraiamo Real royal street rap da Achille Idol Immortale, primo album ufficiale di Lauro che ha segnato l’ingresso dell’artista nell’etichetta Roccia Music di Marracash. Siamo ancora in una fase molto più smussata e pop rispetto ai due precedenti e sparisce anche parte del forte accento romano. Nel video si può notare anche una sorta di imitazione di Eminem da parte di Achille Lauro.
4. Bonnie & Clyde
Veniamo ora al secondo album Dio c’è e a questa Bonnie & Clide. Il pezzo segna uno dei primi approcci dell’artista alla trap più classica. Si iniziano a sentire le sonorità e l’autotune, la metrica più schiacciata e un’estetica rinnovata. Nel testo (e nell’album) Lauro inizia a fare riferimento e a dialogare direttamente con Dio, caratteristica che da qua in poi si farà sempre più ricorrente nella produzione dell’artista.
5. Ragazzi madre
Ragazzi madre, terzo album di Achille Lauro, segna l’inizio della fortunata collaborazione col produttore Boss Doms, una delle più significative e fruttuose dell’intera scena italiana. Come si può sentire dalla title track il passaggio alla trap è ormai compiuto. Qua Lauro riesce a unire alle nuove sonorità e al nuovo immaginario anche un testo che si rifa al suo passato di periferia e alle sue varie esperienze. Ragazzi madre rappresenta uno dei capisaldi per quanto riguarda la trap più pura.
6. Angelo blu
Pour l’amour è ancora oggi l’album più sperimentale e più riuscito di Achille Lauro. Insieme a Boss Doms l’artista porta una sonorità dichiaratamente samba-trap inedita in Italia e che ancora oggi conserva una freschezza unica. Il brano estratto in questo caso è Angelo Blu, in cui Lauro e Cosmo sulla base di Boss Doms portano un’atmosfera psichedelica in un video che richiama anche l’Arancia Meccanica di Stanley Kubrick. Più che in altri album potevamo veramente selezionare un brano a caso mantenendo comunque l’unicità assoluta del pezzo.
7. Thoiry RMX
È il turno di Thoiry RMX, canzone sempre contenuta in Pour l’amour, remixata dall’omonimo singolo di Quentin 40 e con cui Achille Lauro raggiunge per la prima volta i grandi numeri. Ancora oggi questa versione di Thoiry è tra i pezzi più ascoltati e apprezzati di Achille Lauro. Per la realizzazione del video Lauro, Gemitaiz, Quentin40 e Marcelo Burlon hanno pubblicato un appello sui social dando appuntamento per il giorno successivo a Milano. Più di 2000 fan si sono presentati e appaiono nel video insieme ai rapper.
8. Penelope
Se Thoiry RMX è stato il primo vero bagno di folla e di ascolti per Achille Lauro, Penelope rappresenta ancora oggi una delle sue canzoni più belle. Il pezzo è l’ultimo della tracklist di Pour l’amour, in cui Lauro abbandona il suo classico cantare strascicato per un’interpretazione delle rime più sentita e più incisiva. Non a caso nell’ultima esibizione di Achille Lauro al Festival di Sanremo 2020, l’artista ha deciso di portare sul palco proprio Penelope.
Rolls Royce
Non poteva certo mancare Rolls Royce, il brano con cui Achille Lauro si è presentato all’Italia intera al Festival di Sanremo del 2019. Un pezzo che segna anche una svolta completa nella carriera dell’artista. Non solo perché a tutti gli effetti gli ha aperto le porte di determinati ambienti culturali e imprenditoriali italiani. Ma anche perché con Rolls Royce si è aperta una fase pop/rock ancora non terminata nel percorso di Lauro.
9. C’est la vie
Volendo potremmo dire che Rolls Royce sta a Thoiry RMX come C’est la vie sta a Penelope. Un brano immediatamente successivo all’apparizione a Sanremo 2019 e probabilmente molto più adatto a un ambiente come quello del festival ma meno d’impatto rispetto a quell’ingresso rock che tanto ha stupito. Una ballata d’amore piuttosto classica ma che ha fatto innamorare milioni di fan.
10. Me ne frego
Veniamo poi alla partecipazione di Achille Lauro al Festival di Sanremo 2020. Non ha certo bisogno di presentazioni Me ne frego e sopratutto quella prima esibizione in cui l’artista al “ci son cascato di nuovo” lascia cadere la mantella scoprendosi e mostrandosi a nudo. Un momento entrato immediatamente nella storia del Festival e dell’immaginario collettivo grazie a internet e a tutto ciò che si porta dietro.
Bonus Track – Bam bam twist
Chiudiamo poi con Bam bam twist, brano in linea con la produzione recente di Achille Lauro e che ha la sua particolarità specialmente nel video. Vediamo infatti ricreata la scena del leggendario twist di Pulp Fiction, questa volta ballato da Claudio Santamaria e dalla moglie Francesca Barra sulle note della canzone di Achille Lauro.