Monica Vitti oggi è considerata una delle attrici più brave e affascinanti del cinema italiano. Interprete drammatica intensa e attrice comica tra le più brillanti, la Vitti si è ritirata dalla vita pubblica nel 2002 a causa di problemi di salute. Oggi, a 90 anni, Monica Vitti vive a Roma con il marito Roberto Russo, che si occupa di lei assiduamente, mentre la sua immagine, quella della “ragazza con la pistola”, della co-star di Alberto Sordi e della giovane diva dei film di Antonioni, vive nel cuore degli italiani che non l’hanno mai dimenticata. Con alcune delle più belle frasi di Monica Vitti, vogliamo ricordare un’attrice ironica, intelligente, riflessiva e superstiziosa.
“Scoprire di fare ridere è come scoprire di essere la figlia del Re.”
“Il segreto della mia comicità? La ribellione di fronte all’angoscia, alla tristezza e alla malinconia della vita.”
“In fondo che ne so io cos’è la felicità… Mi sa che siccome abbiamo dei colpi continui, uno appresso all’altro, il momento in cui riesci a schivarne uno… beh sono momenti di felicità sublime.”
“Nella mia vita non sono mancate le lacrime: lacrime copiose e liberatrici, lacrime di tristezza, di sconforto, di solitudine, di stanchezza. Si, ho riso e pianto molto.”
“Dicono che il mondo è di chi si alza presto. Non è vero. Il mondo è di chi è felice di alzarsi”
“Sono fatta non solo di contraddizioni, ma di caratteri opposti. Sono una persona estremamente angosciata, triste, e nello stesso tempo allegra, trascinante, vitale. E tutto questo in modo molto estremo.”
“Sono cresciuta sentendomi a disagio, diversa dagli altri, un po’ fuori dal mondo. Ma ho scoperto presto che piacevo alla gente. Quando fra amici cominciavo a raccontare qualche storia legata alla mia famiglia e alle mie tristezze giovanili, involontariamente scatenavo negli altri il buonumore. Evviva! Adoro far ridere, mi piace fare la buffona, il pagliaccio. Mica per ragioni altruistiche: è che quando gli altri ridono è liberatorio anche per me, sto meglio anche io.”
“Le attrici – diciamo – bruttine che oggi hanno successo in Italia lo devono a me. Sono io che ho sfondato la porta.”
“Ma io non rappresento niente. Io sono la rappresentazione. Ma sì, è tutto mescolato: la vita, i personaggi… Allora voi direte che è tutto falso. No, è tutto vero. Specialmente i personaggi. Certo, perché per me rappresentare è vivere di più, è aggiungere, idealizzare, trasfigurare. Aggiungere emozione alle emozioni, passione alle passioni. Insomma, per me dove finisce la rappresentazione finisce la realtà.”
“Di recitare me l’aveva proposto un’amica mentre stavo lavando i pavimenti di casa, e questo lo ricordo romanticamente, un po’ come una Cenerentola scoperta dal principe.”
“L’amore come lo si sogna è irrealizzabile: bisogna accontentarsi dei surrogati che la vita ci offre.” (1986)
“In amore è tutto da reinventare ogni volta. L’importante è non perdere la fantasia dei sentimenti.”
“L’amore è un atto di fede. In amore è bello anche esagerare… fino a trovare un’armonia e a volte un’amicizia.”
“Senza l’amore la vita è un deserto… A me pare che sia comunque un deserto, semmai con l’amore è un deserto che si percorre in due.”
“Sai cosa vorrei? Tutte le persone che mi hanno voluto bene averle qui davanti a me come un muro.” (Vitti d’arte, Vitti d’amore – documentario, 2021)
“Del futuro mi spaventa tutto, e quindi preferisco non pensarci.” (1986)
“Ho paura del buio, dell’ascensore, della macchina, dell’aereo, del fulmine, della scossa elettrica, del terremoto, della guerra. Insomma, ho paura di tutto.” (1986)
“Lo sai che da piccola mi chiamavano brutti sogni? Mi svegliavo spesso col cuore in gola per qualche incubo…” (a Laura Delli Colli, autrice del suo libro)
“Io ho paura che resterò famosa per le botte. Le botte come le prendo io non le prende nessuno. E ne ho prese tante.” (riferendosi a scene celebri, come quella nel film Amore mio, aiutami)
“Fa uno strano effetto sapere che i giornali hanno, pronto in un cassetto, il coccodrillo, l’ elogio funebre di tutti i personaggi famosi viventi… Mi fa un po’ effetto leggere, da viva, quello che hanno scritto di me pensandomi morta.” (1988)
“Se penso alla morte? Certo. Ma mentre gli amici miei, Monicelli e anche Michelangelo Antonioni avevano da sempre l’abitudine di parlarne e scherzarci, io evitavo, scappavo: ne ho un sacrosanto terrore.” (1988)
“La mia giovinezza è il periodo che ricordo più spesso, anche se non è stato facile, ma pieno di parole che si confondevano con il teatro.”
“A un certo punto della vita, a mia insaputa, devo aver deciso di dimenticare. Non dimenticare i dolori o gli errori, ma dimenticare fatti, persone, o forse solo confondere tutto” (Sette Sottane, 1993)
“Spero solo di conservare gli affetti. E la buona memoria, la forza di volontà di mio padre, del quale ieri ho festeggiato gli ottantanove anni.” (1988)
“Certo che sono superstiziosa: tutti gli attori lo sono. Ma è divertente esserlo: ci sono cose che sono in grado di aiutarti, e tu ci credi.” Ti pare poco? (1988)
“Mi volevano cambiare il naso, ma alla fine abbiamo vinto noi: io e lui.”
“Senti che voce profonda, pare la mia. Dev’essere una donna intelligente…” (su Maria De Filippi, a Maurizio Costanzo, la prima volta che il giornalista incontrò la sua futura moglie)
“Con il mare ho un rapporto travolgente, quando lo vedo muoversi, impazzire, calmarsi, cambiare colore, rotta, è il mio amante.”
“Le donne mi hanno sempre sorpresa: sono forti, hanno ancora la speranza nel cuore e nell’avvenire.”
“La poesia è una grazia, una possibilità di staccarsi per un po’ dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo.”