Il cinema italiano, attivo sin dall’epoca dei fratelli Lumière, ha da sempre ricoperto un ruolo centrale nel panorama internazionale. In particolare dalla metà degli anni Cinquanta, grazie al cinema d’autore e alla commedia all’italiana, il cinema nostrano ha raggiunto una posizione di grande prestigio sia a livello nazionale che estero. Dopo una profonda crisi vissuta dagli anni Ottanta in poi, che comunque non ha impedito la produzione di alcuni grandi capolavori, oggi il nostro cinema sta vivendo una vera e propria fase di rinascita, con pellicole di altissima qualità, registi visionari e un grande desiderio di sperimentazione.
In un panorama così vasto, le pellicole che meritano di essere viste sono tantissime e scegliere a quale dare la precedenza può rivelarsi un compito davvero arduo. Per questo, abbiamo deciso di stilare una lista delle opere che hanno contribuito a conferire al nostro paese un ruolo di rilievo nella storia del cinema. Dai grandi classici alle uscite degli ultimi anni, ecco i migliori film italiani di sempre, i più belli di tutti i tempi da vedere assolutamente.
1. Divorzio all’italiana (1961)
Iniziamo la nostra lista dei film italiani da vedere con un capolavoro del cinema nostrano datato 1961 e che vede tra i suoi protagonisti Marcello Mastroianni, Daniela Rocca e Stefania Sandrelli: Divorzio all’italiana di Pietro Germi. Ad Agramonte, immaginario paese della provincia catanese e dalla mentalità profondamente arretrata, il barone Cefalù (Matroianni) è sposato da dodici anni con l’assillante Rosalia (Rocca). Innamoratosi della giovane Angela (Sandrelli), l’uomo cercherà disperatamente un modo per liberarsi della moglie.
2. Il Gattopardo (1963)
Tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo di Luchino Visconti è una vera pietra miliare del cinema italiano. Mentre nel 1860 le truppe di Garibaldi sbarcano a Marsala e la nobiltà siciliana si prepara ad affrontare i cambiamenti sociali che minacciano il loro stile di vita, Don Fabrizio Gerbèra, principe di Salina, detto il Gattopardo, comprende che i tempi stanno cambiando e decide di appoggiare apertamente l’annessione all’Italia. “Affinché niente cambi, bisogna che tutto cambi“.
3. Amarcord (1973)
Amarcord in dialetto romagnolo (dialetto di Federico Fellini) significa “Mi ricordo”. E, infatti, in questa pellicola del 1973 il regista ricorda gli anni della sua infanzia, trascorsi nell’antico borgo di Rimini durante i primi anni Trenta. La narrazione abbraccia un anno esatto di storia, raccontando i miti, i valori e la vita quotidiana di un gruppo di personaggi caratteristici che prendono parte alle feste paesane e alle adunate del sabato fascista, aspettando il passaggio del transatlantico Rex e la gara automobilistica delle Mille Miglia.
4. Amici miei (1975)
Quattro amici toscani sulla cinquantina cercano di affrontare la crisi di mezza età radunandosi per le cosiddette “zingarate”, una serie di ragazzate, scorribande e feroci scherzi a poveri malcapitati. Questa è la trama di Amici miei di Mario Monicelli, capolavoro della commedia all’italiana con protagonisti Ugo Tognazzi, Duilio Del Prete, Gastone Moschin, Philippe Noiret e Adolfo Celi. Il film è il primo della serie cinematografica, continuata nel 1982 con Amici miei – Atto IIº, sempre per la regia di Monicelli, e nel 1985 con Amici miei – Atto IIIº, con la regia di Nanni Loy.
5. Novecento (1976)
Diretto da Bernardo Bertolucci, Novecento è un dramma storico ambientato in Emilia negli anni a cavallo tra la Grande Guerra e il Fascismo che racconta l’amicizia di due italiani nati su fronti opposti, il proprietario terriero Alfredo e il contadino Olmo. La pellicola può contare su un cast internazionale che comprende Robert De Niro, Gérard Depardieu e Donald Sutherland.
6. Suspiria (1977)
Nella nostra lista dei film italiani da non perdere non poteva certo mancare una pellicola firmata dal maestro dell’horror Dario Argento. Ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, Suspiria è considerato, insieme a Profondo rosso, il capolavoro del regista romano; un incubo visionario e un racconto simbolico che ha come protagonista una giovane americana (interpretata da Jessica Harper) trasferitasi in Germania per frequentare l’accademia di danza di Friburgo. La scuola, però, si rivelerà teatro di efferati delitti.
7. C’era una volta in America (1984)
Tratta dal romanzo omonimo di Harry Grey del 1952, C’era una volta in America di Sergio Leone narra, abbracciando un arco di più di quarant’anni, l’ascesa del crimine organizzato nella città di New York, attraverso le vicende di un piccolo gruppo di gangster composto da David “Noodles” Aronson (Robert De Niro) e i suoi compagni di sempre, cresciuti insieme nel Lower East Side. Una pellicola che è più un’ode nostalgica di un tipo di cinema che non esiste più.
8. Nuovo Cinema Paradiso (1988)
Nuovo Cinema Paradiso è una dichiarazione d’amore verso la settima arte, scritta attraverso i ricordi Salvatore Di Vita, affermato regista che vive a Roma e da anni non fa ritorno nel suo paesino di origine, in Sicilia. La notizia della morte di Alfredo, il proiezionista del piccolo teatro in cui trascorreva le sue serate da bambino, riporta alla memoria tutti i ricordi di infanzia, dalla scoperta per gli affetti all’amore per la sua terra.
9. Il postino (1994)
Ultima pellicola interpretata dall’attore napoletano Massimo Troisi, morto nel sonno poche ore dopo la fine delle riprese, Il postino di Michael Radford è ispirato al romanzo Il postino di Neruda dello scrittore cileno Antonio Skármeta. Ambientato nel 1948 su un’isola del sud Italia, il film ha come protagonista Mario (Troisi), un disoccupato al quale viene affidato l’incarico di consegnare la corrispondenza al poeta cileno Pablo Neruda, rifugiato politico sulla suddetta isola.
10. Viaggi di nozze (1995)
Viaggi di nozze, esilarante pellicola del 1995 diretta e interpretata da Carlo Verdone, segue le vicende di tra coppie di novelli sposi, dal loro matrimonio al viaggio di nozze. Ci sono Ivano e Jessica, due coatti che cercano di ravvivare la propria intesa sessuale, il pignolo Raniero e la fragile Fosca, sposati con la benedizione della defunta moglie di lui, e gli eterni fidanzati Giovannino e Valeriana.
11. Pane e tulipani (2000)
Una casalinga di Pescara (Licia Maglietta) viene dimenticata, durante una gita turistica, in un’area del servizio dell’autostrada. Ma, invece di tornare a casa da una famiglia che la trascura, la donna si ritrova nella città di Venezia, dove decide di rimanere per iniziare una vita nuova e più soddisfacente. Pane e tulipani, per la regia di Silvio Soldini, è una commedia delicata capace di infondere positività e, per questo, rientra sicuramente tra i film italiani da vedere.
12. L’ultimo bacio (2001)
Vero e proprio cult degli anni 2000 per la regia di Gabriele Muccino, L’ultimo bacio racconta le vicissitudini di Carlo (Stefano Accorsi) e dei suoi amici Adriano (Giorgio Pasotti), Paolo (Claudio Santamaria), Alberto (Marco Cocci) e Marco (Pierfrancesco Favino) che, giunti alla soglia dei trent’anni, si ritrovano ad affrontare la paura di finire imbrigliati dai doveri lavorativi e familiari. Ma la voglia di evadere da una routine che spaventa rischierà di mettere a repentaglio tutto ciò che hanno costruito.
13. Le fate ignoranti (2001)
Come in altri dei suoi film, anche ne Le fate ignoranti il regista turco Ferzan Özpetek affronta il discorso dell’omosessualità, passando attraverso temi come l’accettazione del diverso, la perdita della persona amata e la solitudine. La pellicola vede Antonia (Margherita Buy), dottoressa affranta dalla prematura perdita del marito, scoprire che quest’ultimo intratteneva una relazione clandestina con un uomo, Michele (Stefano Accorsi). Questa scioccante rivelazione la porterà a compiere un viaggio verso l’ignoto, in una realtà molto lontana dal perbenismo al quale la donna è sempre stata abituata.
14. Romanzo criminale (2005)
Romanzo criminale di Michele Placido porta sullo schermo in maniera piuttosto fedele la storia di quella che è stata chiamata dal giornalismo italiano la banda della Magliana, considerata la più potente organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma, e alla quale vennero attribuiti legami con le varie mafie, politici, servizi segreti, esponenti della massoneria, estremisti di destra e anche col Vaticano. Romanzo criminale è tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo Da Cataldo e vede la partecipazione di Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca.
15. Gomorra (2008)
Diretto da Matteo Garrone e ispirato all’omonimo best seller di Roberto Saviano, Gomorra è un ritratto della criminalità contemporanea nella città di Napoli e di come la camorra riesca ad aver presa sulla vita delle persone. Sono quattro le vicende che si alternano durante lo svolgimento del film: quella del sarto Pasquale, quella di Don Ciro, Maria e del piccolo Totò, quella degli imprenditori Franco e Roberto e quella dei piccoli criminali Marco e Ciro.
16. Mine vaganti (2010)
Forse tra i film più amati di Ozpetek, Mine vaganti racchiude tutti i tipici stilemi del regista turco (famiglia, omosessualità, accettazione…) utilizzando il genere della commedia e tracciando il ritratto di una famiglia pugliese contemporanea, al di là dei luoghi comuni più radicati nella società italiana. La pellicola può contare su un cast corale che comprende Riccardo Scamarcio, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini e Daniele Pecci.
17. Benvenuti al sud (2010)
Remake del film francese del 2008 Giù al Nord di Dany Boon, Benvenuti al sud è una commedia di Luca Miniero che porta sullo schermo, in maniera esilarante, la tipica contrapposizione italiana nord-sud. Protagonista delle vicende è Alberto Colombo (Claudio Bisio), direttore delle poste brianzolo che viene trasferito a guidare l’ufficio postale del piccolo paese di Castellabate, in Campania. Ambientarsi alle abitudini dei suoi nuovi concittadini non sarà facile.
18. Habemus Papam (2011)
Continuiamo la nostra lista dei film italiani da vedere con il film di Nanni Moretti Habemus Papam, un viaggio surreale e ironico all’interno del Vaticano, dove il nuovo Papa eletto si trova in preda a una tremenda crisi esistenziale a causa del gravoso compito che è chiamato a svolgere. Forse il film più maturo del regista, capace addirittura di anticipare ciò che sarebbe realmente accaduto solo due anni dopo la sua uscita.
19. La grande bellezza (2013)
In questa pellicola del 2013 vincitrice del premio Oscar al miglior film straniero, il regista Paolo Sorrentino ci porta in un viaggio surreale attraverso la città eterna, di cui ci offre un ritratto carnevalesco e grottesco allo stesso tempo. Protagonista de La grande bellezza è Jep Gambardella (interpretato da un immancabile Toni Servillo), giornalista e critico teatrale nonché “re” di questa élite romana nei confronti della quale prova un’insofferenza malcelata.
20. La mafia uccide solo d’estate (2013)
Vertice massimo nella carriera di Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, La mafia uccide solo d’estate è un racconto di formazione che rappresenta la mafia senza alcuna indulgenza, chiamando in causa responsabilità collettive che obbligano a interrogarsi sull’identità culturale del nostro Paese. Il tutto mentre il suo protagonista Arturo (Pif) cerca di conquistare il cuore della sua amata, Flora (Cristiana Capotondi).
21. Il giovane favoloso (2014)
Elio Germano indossa magistralmente i panni di Giacomo Leopardi in questa pellicola del 2014 firmata da Mario Martone, confermando, così, di essere uno dei migliori attori della sua generazione. Il giovane favoloso ha il merito di aver riportato in auge il genere biopic, raccontando la breve e struggente vita del poeta di Recanati con una sensibilità fuori dal comune,
22. Smetto quando voglio (2014)
Immaginate Breaking Bad che incontra la commedia italiana e otterrete Smetto quando voglio, pellicola del 2014 per la regia di Sydney Sibilia. Il film racconta la storia di un gruppo di brillanti quanto precari ricercatori universitari che tentano di risollevarsi dalla propria condizione lavorativa ed esistenziale producendo e spacciando smart drugs. Con conseguenze prevedibili.
23. Lo chiamavano Jeeg Robot (2015)
Primo vero film di supereroi made in Italy, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti porta sullo schermo la mitologia dell’uomo comune che, in seguito a un incidente, riceve dei poteri straordinari e impara a metterli al servizio degli altri. Il film, che ha come protagonista Claudio Santamaria, ha il merito di aver lanciato la stella del cinema nostrano Luca Marinelli e la rivelazione Ilenia Pastorelli.
24. Il racconto dei racconti (2015)
Tre storie fantastiche si intrecciano in questa trasposizione cinematografica di tre delle cinquanta fiabe della raccolta ‘Lo cunto de li cunti’ , scritta fra il 1500 e il 1600 in lingua napoletana da Gianbattista Basile. Una regina, due anziane sorelle e un sovrano sono i protagonisti de Il racconto dei racconti, un caleidoscopio di immagini evocative e sentimenti firmato da Matteo Garrone.
25. Perfetti sconosciuti (2016)
Perfetti sconosciuti è sicuramente uno dei film italiani più amati degli ultimi anni nonché tra i soggetti più fortunati che il nostro cinema abbia mai avuto: non si contano, infatti, i suoi remake a livello internazionale. La trama del film diretto da Paolo Genovese è tanto semplice quanto attuale: un gruppo di amici si ritrova a cena e decide di condividere chiamate e messaggi in arrivo sui cellulari di ognuno. Ovviamente, nel corso della serata verranno a galla segreti e bugie capaci di mettere in crisi rapporti che durano da anni.
26. La pazza gioia (2016)
Beatrice (Valeria Bruni Tedeschi) e Donatella (Micaela Ramazzotti) sono due donne profondamente diverse tra loro, entrambe ricoverate in una clinica psichiatrica e che, un giorno, decidono di fuggire insieme per intraprendere un viaggio destinato a cambiare le loro vite. La pazza gioia di Paolo Virzì guarda all’universo femminile con grande sensibilità, mescolando spensieratezza, ironia e dramma. Lacrime assicurate.
27. Quo vado? (2016)
Campione di incassi assoluto della stagione 2015-2016, Quo vado? ha come protagonista colui che può essere considerato il re della comicità dell’ultimo decennio, Checco Zalone. La sua quarta opera è divertente e legata all’attualità: racconta di un uomo che per evitare la responsabilità dell’indipendenza, vive ancora con la famiglia, mentre lotta con tutte le proprie forze per tenersi stretto il tanto agognato posto fisso.
28. Chiamami col tuo nome (2017)
Cast internazionale ma regia e ambientazione tutte italiane per Chiamami col tuo nome, adattamento del romanzo di André Aciman diretto da Luca Guadagnino. Nella campagna del Cremasco, avviene l’incontro tra due ragazzi, Elio (Timothée Chalamet), adolescente sensibile e brillante, e Oliver (Armie Hammer), affascinante studente ventiquattrenne ospite estivo del padre di Elio, professore di archeologia. Un incontro che cambierà per sempre le vite di entrambi.
29. Ammore e malavita (2017)
Nonostante sia uscito nel 2017, Ammore e malavita può essere già considerato un vero e proprio cult, entrando meritatamente nella lista dei film italiani da vedere. Diretta dai Manetti Bros e con Giampaolo Morelli, Claudia Gerini, Serena Rossi e Carlo Buccirosso, questa pellicola vuole essere una sorta di parodia dell’immaginario di Gomorra, capace di mixare sapientemente il genere crime e la sceneggiata napoletana.
30. Gatta Cenerentola (2017)
Se siete degli amanti delle pellicole d’animazione, un film italiano assolutamente da non perdere è di certo Gatta Cenerentola, una favola dark ambientata a Napoli (più precisamente su una nave ancorata al porto) che prende ispirazione dall’omonima opera teatrale di Roberto De Simone. Protagonista di questa storia è Mia, orfana di un famoso armatore e prigioniera di una matrigna e dei suoi sei fratellastri. Un giovane coraggioso proverà a salvarla e a riportare la legalità al porto.
31. Dogman (2018)
In questa pellicola incredibilmente underground, il regista Matteo Garrone racconta una dura storia di periferia, sospesa tra metropoli e natura selvaggia, riuscendo a conferirle un’anima quasi poetica. Protagonista di Dogman è Marcello, uomo mite e toelettatore di cani che commette crimini di piccola entità per l’ex pugile Simoncino. Le continue sopraffazioni del criminale, però, spingeranno l’uomo a prendere in mano la situazione.
32. Sulla mia pelle (2018)
Sulla mia pelle di Alessio Cremonini racconta la discesa verso gli inferi nonché l’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, trentenne romano che, dopo essere stato arrestato per spaccio di stupefacenti, muore mentre si trova in custodia delle forze dell’ordine. A interpretare Cucchi in questa angosciante narrazione di una delle vicende più discusse dell’Italia contemporanea è Alessandro Borghi che, per il ruolo, ha dovuto perdere ben diciotto chili.
33. Martin Eden (2019)
In questo film italiano del 2019 per la regia di Pietro Marcello, Luca Marinelli veste i panni di Martin Eden, giovane marinaio di origini modeste che, una volta venuto in contatto con l’universo borghese, decide di intraprendere la carriera da scrittore. Un magnifico libero adattamento dell’omonimo romanzo del 1909 scritto da Jack London, ambientato nella Napoli degli anni Settanta.
34. Favolacce (2020)
In questa pellicola del 2020 intitolata Favolacce, i fratelli d’Innocenzo raccontano, in modo suggestivo e originale, una periferia di Roma apparentemente tranquilla ma che nasconde, in realtà, rabbia, disperazione e indifferenza. Una favola nera che è valsa ai suoi registi l’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura al Festival di Berlino.
35. Qui rido io (2021)
Concludiamo il nostro viaggio cinematografico attraverso i film italiani da vedere con una pellicola del 2021 che porta sullo schermo la vita del commediografo e attore di teatro Eduardo Scarpetta: Qui rido Io. A vestire i panni dell’artista napoletano in questa opera di Mario Martone è Toni Servillo che incarna magistralmente le abitudini del patriarca di una famiglia allargata (di cui fa parte anche il figlio illegittimo Eduardo De Filippo), in crisi esistenziale a causa dell’avvento del cinema.